
Le opposizioni protestano, ma anche la popolazione. Boccardo: “La non conferma di Legnini è uno schiaffo ai terremotati”
Perugia, 3 dicembre 2023 -La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha firmato il Dpcm di nomina al senatore di FdI Guido Castelli (ex sindaco ascolano ed ex assessore regionale) a nuovo commissario alla ricostruzione. Il provvedimento è ora al vaglio della Corte dei Conti per le verifiche che saranno ultimate entro 15 giorni .
Pertanto, è stato liquidato dalla scena Giovanni Legnini, da tutti ritenuto come colui che era riuscito a sbrogliare l’intricata matassa burocratica che bloccava, nel cratere del terremoto del 2016, la ricostruzione pesante leggera.
A nulla sono valsi gli appelli al Governo dei sindaci del Centro Italia che invocavano la continuità di Legnini. Importante, sicuramente, è stata la sponda fatta dal governatore marchigiano il quale, più volte, aveva evidenziato il fatto che il senatore di Fratelli d’Italia fosse la persona giusta per ricoprire tale incarico, essendosi occupato di ricostruzione
La nuova nomina ha acceso polemiche e contestazioni, ad iniziare dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, al vescovo di Spoleto, Renato Boccardo.
Per la governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, riconosce a Legnini gli “ottimi e concreti risultati “, ma sottolinea che anche il senatore Castelli è “una persona che conosce la metodologia e il territorio ed ha esperienza e capacità”. Nelle Marche ha partecipato alla cabina di regia nella ricostruzione post terremoto.
Il sindaco Alemanno, esponente di Forza Italia in Umbria, si dice certo che certo che anche insieme a Castelli si potrà continuare a lavorare per il futuro delle zone terremotate.
Critiche invece arrivano dall’arcivescovo della diocesi di Spoleto-Norcia, Mons. Boccardo, il quale giudica la nuova nomina “scellerata”.
Il presidente della Conferenza episcopale umbra, infatti, è rimasto sorpreso dall’avvicendamento alla luce dei risultati ottenuti da Legnini. Risultati -fa notare il presule – che avevano trovato l’apprezzamento di tutti.
Non ha torto Boccardo, perché a sei anni dal sima, è ora di andare avanti senza più promesse e attese. I terremoti non si possono ancora lasciare nelle casette lasciare. La voce dei sindaci ansava ascoltata, senza piantare ulteriore bandierine.
Enrico Letta, il segretario del Pd, ha twittato: “Che brutto segnale. Lo spoil system applicato dal governo alla gestione del post terremoto è una pessima scelta. Un grazie sincero a Giovanni Legnini per la dedizione, l’efficienza e il piglio istituzionale con cui in tutti questi anni ha gestto una vicenda così delicata”.
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