Dal nostro inviato GILBERTO SCALABRINI

Assisi, Bastia Umbra 24 giugno 2023-  Sono ancora tutti al lavoro: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, volontari e alluvionati. Tutti muniti di pale, stivali di gomma e tubo dell’acqua per ripulire strade e case dopo la devastazione

Chi ha subito danni sta rimuovendo  il fango entrato in casa come un ladro. Un metro d’acqua al primo piano, nel giardino, in garage e negli scantinati. Si accatastano mobili, frigoriferi e una famiglia perfino la camera da letto. Quasi tutto è da buttare e si fa la conta dei danni.

Le idrovore dei vigili del fuoco sono entrate in funzione nella notte, in particolare nella zona di Bastia Umbra, la più colpita dall’esondazione del Tescio. In mattinata i sopralluoghi dei tecnici della Protezione civile regionale e i tecnici del Comune, insieme al sindaco di Assisi Stefania Proietti, che sono rimasti fino alle una di notte sulle zone interessate, prestando particolare attenzione alle aree di montagne e a Ponte San Vetturino e a Ponte di Bastiola, riaperti al traffico già nella notte.

Questa mattina a ponte San Vetturino chiuso al traffico, una grossa gru privata ha rimosso due tronchi d’albero finiti di traverso nel letto del fiume. I sopralluoghi stanno verificando i danni per quantificarli. È importante – fa sapere il Sindaco Proietti – che eventuali segnalazioni vengano fatte al numero del comando della polizia locale 075/812820.

Come è stato anticipato il sindaco già ieri pomeriggio ha prontamente convocato il Coc (Comitato organizzativo comunale) per fronteggiare l’emergenza e prestare la prima assistenza. In serata anche il prefetto di Perugia Armando Gradone e il questore di Perugia Giuseppe Bellassai si sono recati ad Assisi presso il Coc per constatare la situazione.

L’intera valle di Pian della Pieve è stata allagata, con i campi sommersi dall’acqua che ha raggiunto persino il Bosco di San Francesco. Secondo le mappe idrografiche, il Tescio non esondava da ben 60 anni

Questa mattina siamo andati a vedere le devastazioni causate dalla furia dell’acqua. A Bastia Umbra, tutte le case vicino al fiume sono state invase dall’alluvione. Fortunatamente è stato rispettoso della vita umana. Non ci sono state conseguenze alle persone.

Un mezzo meccanico è al lavoro incessantemente per rimuovere i cumuli di fango che si sono infiltrati ovunque.

I danni sono enormi e oggi pomeriggio si cercherà di fare una prima stima.

“Non avevo mai visto nulla di simile prima”, racconta una donna dal terrazzo di casa, mentre gli uomini cercano di liberare i mobili e l’auto dal fango che ha invaso il piano terra e il garage”. L’alluvione ha violato l’intimità delle case.

La pioggia caduta ha avuto un’intensità spaventosa. “Dal fiume si sentiva un rumore assordante e in soli 15 minuti è diventato un vero inferno.”

È vero, la paura è stata immensa. Si potevano sentire le persone gridare, chiamare aiuto.

Oggi, si ritorna mentalmente a quei drammatici e interminabili minuti, dall’arrivo dell’ondata inarrestabile fino alla furia dell’enorme quantità d’acqua. Il Tescio ha colorato di fango i campi e la campagna.

C’è rabbia. Molta rabbia e le persone hanno scarsa voglia di parlare. In fondo, non c’è molto da raccontare se non che tutto è accaduto improvvisamente: il cielo si è oscurato spaventosamente e una bomba d’acqua ha fatto sentire il sinistro fragore dell’onda di piena.

“L’angoscia ha subito assalito la gente, ma nessuno sapeva cosa fare se non cercare rifugio ai piani superiori”, afferma un anziano. “Se il tumulto della vita può essere impressionante, la violenza di un fiume in piena è terribile”.

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