L’amministratore risultava già  denunciato, dalle Fiamme Gialle per iolazioni aggravate in materia di reati fallimentari

Foligno, 22 maggio 2024 – Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Spoleto, i finanzieri del Comando Provinciale di Perugia hanno svolto una articolata indagine in relazione all’apertura della liquidazione giudiziale (ex fallimento), dichiarata dal Tribunale di Spoleto nell’anno in corso, nei confronti di una società a responsabilità limitata, operante nella provincia, il cui amministratore risultava già precedentemente denunciato, dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Foligno, per plurime violazioni aggravate in materia di reati fallimentari.

Le indagini, eseguite dai militari della città della Quintana, hanno immediatamente permesso di acclarare ulteriori condotte penalmente rilevanti di bancarotta fraudolenta aggravata.

Una pattuglia della Guardia di Finanza in servizio nel cuore del centro storico

Infatti, oltre alla mancata consegna dei libri contabili obbligatori è stata accertata la sottrazione di beni mobili quali autocarri, rimanenze di magazzino e liquidità per un valore complessivo di circa 110 mila euro. È stata, inoltre, rilevata un’ingente esposizione debitoria della società nei confronti dei creditori pari ad oltre 250 mila euro, nonché l’iniziale irreperibilità dell’amministratore e la sua mancata collaborazione con il curatore.

Al fine di rintracciare i documenti contabili, i beni sottratti e gli autocarri distratti, nella immediatezza dell’apertura della liquidazione giudiziale, sono state effettuate le perquisizioni locali dei luoghi nella disponibilità dell’amministratore pro-tempore, con il conseguente sequestro di documentazione utile alle indagini nascosta all’interno di un’autovettura, oltre che di apparati informatici il cui contenuto è ancora al vaglio degli inquirenti.

L’Autorità Giudiziaria, condividendo pienamente la strategia investigativa, ha dapprima emesso un decreto di sequestro preventivo dei predetti autocarri e, successivamente, richiesto l’adozione di misure cautelari idonee a prevenire la reiterazione dei medesimi fatti.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, considerati i gravi indizi di colpevolezza e il concreto pericolo di reiterazione del reato in materia di reati fallimentari, ha accolto la richiesta di misura cautelare interdittiva nei confronti dell’indagato disponendo la pena accessoria dell’inabilitazione all’esercizio e all’incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, disponendo nel contempo il sequestro preventivo dei due autocarri (già eseguito dai finanzieri).

Allo stato attuale il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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