Perugia, 18 giugno 2024 – Nessuno ancora sa cosa è successo all’ultraleggero che ha causato la morte di due noti imprenditori locali: Francesco Conestabile della Staffa, di 42 anni, proprietario di un agriturismo e appassionato di animali, e Massimiliano Mancini, 55 anni, proprietario dell’ultraleggero Kitfox, imprenditore e proprietario di strutture che ospitano note attività commerciali a Ponte San Giovanni. Entrambi erano molto conosciuti.

Adesso sarà l’esame autoptico a dare alcune risposte agli inquirenti, oltre ai rilievi eseguiti a terra. L’analisi del sangue, per esempio, potrebbe rilevare tracce di carbonio e quindi ipotizzare che si sia sviluppato un incendio a bordo.

L’ultraleggero era partito da Montemolino, a Magione, dove c’è l’agriturismo di Francesco e una vasta tenuta con i cavalli.

Ad accorgersi dell’apparecchio in caduta libera tra Corciano e Solomeo è stata una donna che l’ha notato dalla finestra della sua abitazione e ha lanciato subito l’allarme. Il piccolo aereo avrebbe anche effettuato, secondo alcuni testimoni, una brusca virata a novanta gradi, forse nel tentativo di evitare le abitazioni sulla collina e per tentare un atterraggio di fortuna.

I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per tutta la notte per recuperare i resti dell’aereo, mentre la polizia ha raccolto informazioni e condotto indagini, con il supporto della Scientifica. Attualmente, i resti dell’aereo sono sotto sequestro in un hangar del campo volo di Montemelino, ironicamente lo stesso da cui l’aereo era decollato.

 

 

 

 

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