A realizzare il progetto, dopo tre anni di un lungo percorso, sono Claudio Baldelli ed Eleonora Fabbroni. Arriva il nulla osta per le attività in Interventi assistiti con gli animali (Iaa), con cani, gatti, conigli e asini

Perugia, 12 agosto – Tre anni di lavoro, investimenti nella formazione di figure professionali e in interventi affinché la struttura avesse tutti i requisiti necessari per diventare un centro specializzato in Pet therapy, ovvero Interventi assistiti con gli animali (Iaa).

A realizzare questo ambizioso progetto sono Claudio Baldelli ed Eleonora Fabbroni dell’azienda agricola e fattoria didattica Baldo&Riccia, situata a Ponte d’Oddi, Perugia. Che diventa così la prima fattoria didattica ad essere accreditata, tramite il nulla osta di Regione Umbria e Asl Umbria1, presso il Ministero della salute come Centro specializzato regionale in Iaa, in particolare con cani, gatti, conigli e asini.

Il tutto nasce nel marzo del 2015 quando la Conferenza Stato-Regioni approva l’accordo e le linee guida per gli interventi assistiti con gli animali, che mirano a garantire sicurezza, efficacia e benessere di utenti e animali coinvolti, ampliando anche il concetto di Pet therapy non solo alle terapie, ma anche a tutte le attività ludico-ricreative e didattiche che si svolgono con cavalli, asini, gatti, cani e conigli.

Normativa che sancisce l’obbligo di abilitazioni professionali e aziendali dei soggetti che intendono svolgere attività di interazione diretta tra persone e animali previste per legge. Sono tre le tipologie di interventi previste dalla normativa: Terapie assistite con gli animali (Taa) azioni terapeutiche personalizzate al singolo individuo, erogabili con prescrizione medica da medici specialisti; Educazione assistita con gli animali (Eaa) per attività di gruppo volte a favorire l’apprendimento e lo sviluppo personale; e Attività assistite con gli animali (Aaa) a fini ludico-ricreativi e socializzazione. Le linee guida nazionali sono state recepite dalla Regione Umbria nel maggio del 2017.

“Abbiamo deciso di aprirci a questa nuova sfida nel sociale – spiegano Claudio ed Eleonora –, con la convinzione che le nostre tradizioni possano rendere l’agricoltura un motore di benessere psico-fisico per le persone. Gli obiettivi della Pet therapy sono appunto la promozione del benessere emotivo, sociale e fisico degli utenti, il supportare percorsi riabilitativi e terapeutici, favorire l’inclusione sociale e migliorare la qualità della vita”. “Naturalmente il centro si avvale di professionisti che devono aver svolto il percorso di formazione per le specifiche qualifiche ed essere certificati in Iaa – specifica la coppia nella vita e nel lavoro –.

Ed è richiesta anche una formazione continua per aggiornarsi sulle nuove metodologie e pratiche”. Le figure richieste sono psichiatri e psicologi che supervisionano e conducono i programmi terapeutici, educatori e pedagogisti che progettano le attività educative, medici veterinari che monitorano e garantiscono il benessere dell’animale e i coadiutori delle specie di animali previsti per legge che si occupano della gestione di cane, gatto, coniglio, asino o cavallo durante gli interventi assistiti.

“Gli animali devono essere selezionati, educati e monitorati da esperti in comportamento animale – spiegano ancora – ed essere sottoposti a controlli veterinari regolari, oltre ad avere momenti di riposo adeguati per garantirli il benessere fisico e psicologico”. Essere un centro di Pet therapy comporta anche il rispetto di un rigoroso protocollo di igiene per prevenire infezioni e malattie zoonotiche, avere ambienti sicuri e adeguati per lo svolgimento delle attività e mettere in campo delle procedure di emergenza utili all’occorrenza. Le attività, inoltre, vengono valutate e monitorate per verificarne l’efficacia.

Varie le convenzioni sottoscritte inerenti la formazione specializzata e i tirocini con enti formativi fuori regione e in Umbria. “Abbiamo aderito anche con entusiasmo al progetto in agricoltura sociale dal titolo Sip (Social integration partnership) – concludono –, in partnership con la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia. Progetto attraverso il quale ragazzi con disabilità cognitiva vengono nella nostra azienda a svolgere attività con i nostri asini. Da due anni, infine, siamo tra i centri estivi convenzionati con il Comune di Perugia per accogliere bambini autistici e con ritardo cognitivo”. Una realtà quella di Baldo&Riccia dalle molteplici funzioni: Centro specializzato in Iaa, fattoria didattica per esperienze educative rivolte a scuole e famiglie e agriturismo con prodotti biologici coltivati e prodotti direttamente dalla stessa azienda. Le attività in Iaa partiranno a settembre.

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