Il giudice ha disposto anche l’applicazione del braccialetto elettronico
Foligno, 21 agosto 2024 – Un quarantottenne, italiano, residente a Foligno, sovente in stato di ubriachezza conseguente all’abuso di sostanze alcoliche, maltrattava la propria madre convivente, invalida civile e con problemi di deambulazione, sottoponendola a reiterati atti di violenza psicologica e in alcuni casi con minaccia di aggredirla anche fisicamente.
In questo stato di alterazione, in più occasioni, la insultava e sfogava la rabbia colpendo con calci e pugni le porte ed i mobili oppure gettando in terra gli oggetti presenti in casa, azioni condotte con violenza tale da indurre in una circostanza una vicina di casa a chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine.
Nonostante ciò, l’atteggiamento del figlio si è fatto sempre più minaccioso ed aggressivo, anche in conseguenza dell’uso di droghe, sfociando in condotte più violente, tanto da generare nella madre un crescente timore per la sua incolumità.
Al culmine, in prossimità del ferragosto, lo stesso, rientrato in casa visibilmente alterato, dopo aver dato luogo ad alcuni atti d’impeto, non ancora soddisfatto, inveiva contro la stessa insultandola e minacciandola, scuotendo con forza la carrozzina sulla quale era seduta con il pericolo di farla cadere in terra.
Solo in questa circostanza la mamma, fortemente intimorita, ha trovato il coraggio di denunciare suo figlio per le continue violenze e vessazioni subite.
L’immediato intervento dei Carabinieri della Stazione di Foligno ha posto fine ai maltrattamenti.
Al fine di tutelare l’incolumità della donna, il GIP del Tribunale di Spoleto su richiesta della Procura della Repubblica ha emesso Decreto di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, nei confronti del predetto, con divieto di comunicare con la mamma con qualsiasi mezzo e di avvicinarsi ai luoghi da essa frequentati.
Dovrà, infatti, mantenere una distanza non inferiore ai 500 metri e i suoi spostamenti saranno monitorati con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il soggetto allo stato attuale delle indagini si presume innocente.
(31)