Tre sono poco più che ventenni, di origine romena e moldava, il quarto è della provincia di Salerno. Sequestrati oltre 100 grammi di stupefacenti già suddivisi in oltre 350 dosi
Città di Castello, 9 ott. 2024 – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castello hanno tratto in arresto in flagranza di reato quattro persone, ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
L’importante risultato operativo è maturato nello scorso fine settimana, allorquando, durante la notte tra sabato e domenica, nel corso di un mirato servizio di prevenzione e repressione al fenomeno dello spaccio di droga a ridosso di locali notturni o nei luoghi di aggregazione, frequentati perlopiù dai giovani, i militari hanno controllato i quattro soggetti nei pressi di una discoteca del luogo, dove era stato organizzato un evento musicale di “12 ore no stop”.
Nella circostanza, i Carabinieri li hanno sorpresi in possesso di un significativo quantitativo di sostanze stupefacenti, già suddiviso in numerose dosi pronte per essere cedute a terzi.
I primi tre soggetti, poco più che ventenni, di origine romena e moldava, provenienti dalle province di Roma e Terni, fermati assieme intorno alla mezzanotte davanti al locale, all’esito del controllo, nascosti tra gli indumenti, sono stati trovati in possesso di 65 g circa di “ketamina”, suddivisi in 214 dosi, 9 g circa di “cocaina” frazionati in 30 dosi e 12 g di “mdma” suddivisi in 51 dosi.
Il quarto soggetto, ventunenne della provincia di Salerno, con precedenti di polizia, è stato invece controllato davanti alla discoteca alle prime luci dell’alba, rinvenendo nella sua disponibilità 32 dosi di “cocaina”, 27 di “crack” e 1 di “hashish”, per un totale di oltre 25 g, insieme a 18 pasticche di “ecstasy” e alla somma di 520 euro in banconote di piccolo taglio, sottoposta anche questa a sequestro, in quanto ritenuta provento dell’attività illecita.
I quattro soggetti, al termine delle formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Perugia, sono stati associati alla casa circondariale di Perugia.
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