
Giovedì 6 e venerdì 7 marzo ore 20.45 – Teatro Secci. L’artista di origine ternana, vincitrice del Premio In-Box 2024/25, porta sul palco un racconto intimo e autoironico, una narrazione tragicomica sulla crescita e la rinascita personale.
Terni, 3 marzo 2025 . La Stagione 24/25 del Teatro Secci di Terni, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria insieme al Comune, presenta, giovedì 6 e venerdì 7 marzo alle 20.45, lo spettacolo Molto dolore per nulla di e con Luisa Borini: un racconto intimo e autoironico, una narrazione tragicomica sulla crescita e la rinascita personale.
“L’idea della coppia, dell’amore a tutti i costi condizionavano tutta la mia esistenza, – spiega l’artista – vivevo e amavo con lo scopo di raggiungere un idilliaco e favolistico mondo dove a mio avviso si era al riparo dall’angoscia che ogni tanto mi veniva a trovare, dall’inquietudine che spesso mi scombussolava le giornate, da quel vuoto che mi terrorizzava e che non riuscivo a sopportare, e ogni tipo di relazione, sentimentale e non, era caratterizzata dalla paura paralizzante di essere abbandonata. L’altro, qualsiasi altro fosse, era il mio lavoro, da tutelare, proteggere, gratificare, mettere al primo posto.
Io non ero importante, a me interessava non essere abbandonata e per questo avrei fatto qualsiasi cosa. Si ripetevano quindi schemi uguali seppur in contesti e modalità diverse, che mi facevano stare molto male e mi facevano sentire sbagliata, difettosa. Poi, a un certo punto, ho scoperto di non essere sola. Ho compreso che la mia sofferenza era la stessa di tante altre persone.
Nel 2013 la ‘dipendenza affettiva’ è stata inserita per la prima volta nel Dsm-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, il testo sacro degli psichiatri, ed è stata introdotta come ‘new addiction’ insieme ad altre nuove dipendenze, al pari del gioco d’azzardo, dello shopping compulsivo, della dipendenza da internet o da sport. È stato inoltre provato quanto essa riguardi tutti, senza distinzione di alcun tipo, proprio perché ha a che fare con una ‘educazione relazionale’ che è fondamentale per conoscere le macro violenze e anche per riconoscere le micro violenze, quelle più subdole, sottili, che viaggiano nel sotterraneo e che sono tuttavia di per sé già campanello d’allarme che deve indurci all’allontanamento.
Molto dolore per nulla è il racconto dei miei troppi amori troppo amati, intrecciato a storie di persone che negli anni ho incontrato, ascoltato, conosciuto, consolato. È anche però la storia di quando ci si sveglia, di quando si devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare finalmente il vuoto di cui si ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno.
È la cronaca della fatica che si fa per crescere, per smarcarsi dai modelli di riferimento e per imparare a rispettarsi per come siamo. È uno sguardo sulla pazienza che si impara ad avere quando cambiamo di nuovo e di nuovo non ci riconosciamo, quando il nostro corpo cambia e rimangono i segni delle smagliature a ricordarci quante volte abbiamo vomitato per l’angoscia di una telefonata che non sarebbe mai arrivata, ad essere fieri di quelle cicatrici e a non aver paura di mostrarle.
Molto dolore per nulla narra un dolore attraversato, da perdonarsi e persino da ringraziare perché è anche merito suo se si può guardare con un sorriso tenero e divertito a ciò che siamo stati e che siamo, e tutto questo non è nulla.”
Info e biglietti
PRENOTAZIONE TELEFONICA Botteghino Telefonico Regionale del TSU 075 57542222, tutti i giorni feriali dalle 17 alle 20.
La vendita online è disponibile sul sito www.teatrostabile.umbria.it
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