
A fine aprile la canonizzazione del giovane “apostolo del web” nato in Gran Bretagna il 3 maggio 1991 e stroncato da una leucemia fulminante il 12 ottobre 2006, a soli 15 anni
Dal nostro inviato GILBERTO SCALABRINI
Assisi, 4 aprile,2025 – Per il Giubileo l’Umbria si prepara ad accogliere una folla di pellegrini: tra le mete più ambite, oltre a Roma, c’è Assisi, che sarà protagonista di un evento storico.
A fine aprile, infatti, si terrà la canonizzazione del Beato Carlo Acutis, il giovane “apostolo del web”, e secondo le stime governative si attendono tra le 30mila e le 50mila persone.
Siamo andati a venerarlo anche noi nella chiesa di Santa Maria Maggiore, nota anche come Santuario della Spogliazione , dove in una teca col vetro trasparente è custodito il corpo del Beato Carlo Acutis. Le spoglie sono esposte in modo permanente.La reliquia del suo cuore invece è conservata nella Cattedrale di San Rufino, poco distante.
“Il nostro desiderio – mi dice il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino – è che ogni pellegrino che giunge al Santuario possa lasciarsi toccare nel cuore, accogliendo la luce del Vangelo e vivendo un’autentica e profonda esperienza di fede”.
Ogni giorno c’è una invasione di fedeli, molti sono giovani: si fermano commossi a pregare, a farsi il segno della croce, a sbarrare gli occhi davanti alla teca. Papa Francesco, il Papa che parla al cuore dei giovani ha detto: “Ci servono santi con le scarpe da ginnastica, che ascoltano musica, vivono tra la gente e camminano con loro ogni giorno… Quale santo migliore per essere “Pellegrini di speranza”.
E’ vero, verissimo! Il mondo oggi è travolto da guerre e malvagità, quindi ha bisogno di giovani che condividono il sogno di pace, che raccolgano l’eredità di Carlo
Una vita di fede e tecnologia
Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da genitori italiani, Andrea e Antonia Salzano, che si trovavano nella capitale britannica per lavoro. Fin da piccolo manifestò un’intensa spiritualità, che lo portò a partecipare quotidianamente all’Eucaristia e a recitare il Rosario.
Ma Carlo non fu solo un ragazzo di fede: viveva con entusiasmo la sua età, tra partite di calcio, sassofono e volontariato. Amava aiutare i più piccoli nei compiti e si distingueva per la sua gentilezza e sensibilità verso gli altri.
La sua più grande passione? L’informatica. Dotato di un talento fuori dal comune, sfruttò il web per l’evangelizzazione, creando una mostra virtuale sui miracoli eucaristici che ancora oggi è consultata in tutto il mondo.
Un destino spezzato troppo presto
Nel 2006, la sua vita subì un brusco arresto: una leucemia fulminante lo portò via in soli dieci giorni. Morì il 12 ottobre, a soli 15 anni, all’ospedale San Gerardo di Monza. Aveva espresso il desiderio di essere sepolto ad Assisi, città che sentiva profondamente legata a San Francesco. Da bambino, i suoi genitori avevano acquistato una casa per le vacanze nel borgo umbro, permettendogli di immergersi nel carisma francescano.
Il percorso verso la santità
Il cammino verso la canonizzazione di Carlo Acutis è stato rapido e segnato da eventi straordinari.
- 2012: proclamato Servo di Dio.
- 2013: la Santa Sede concede il Nihil Obstat, autorizzando il processo di beatificazione.
- 2018: papa Francesco lo dichiara Venerabile.
- 2020: viene proclamato Beato, dopo il riconoscimento del primo miracolo.
Due guarigioni sono attribuite alla sua intercessione: quella di Matheus, un bambino brasiliano affetto da una rara anomalia pancreatica, e quella di Valeria, una studentessa costaricana sopravvissuta a un grave trauma cranico dopo che la madre aveva pregato sulla sua tomba.
La città serafica si prepara all’evento
Con l’afflusso previsto di decine di migliaia di pellegrini, la Regione Umbria sta collaborando con Ferrovie dello Stato, Trenitalia, Anas e Protezione Civile per garantire un’accoglienza efficiente. Anche il Ministero dell’Interno, insieme alle prefetture di Perugia e Terni, ha predisposto un potenziamento della sicurezza, con un monitoraggio costante dell’evento.
L’attesa è alta: la canonizzazione di Carlo Acutis segnerà una nuova pagina nella storia della fede e dell’innovazione, portando ad Assisi fedeli da tutto il mondo.
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