Ieri una giornata di confronto e progettualità per il futuro della sanità regionale e del territorio della Valnerina
Cascia, 23 apr. 2025 – Si è svolto oggi a Cascia l’incontro “Sviluppo Ospedaliero, la rete territoriale e Rete Riabilitativa Regionale: il punto su Cascia”, promosso per fare il punto sul presente e sul futuro della sanità umbra, con particolare attenzione alla rete territoriale e alla riabilitazione.
L’apertura dei lavori è stata preceduta da un minuto di silenzio in ricordo di Papa Francesco, un gesto condiviso da tutti i presenti, che ha segnato un momento di raccoglimento sentito.
Il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, ha accolto i partecipanti ringraziando le suore per l’ospitalità e sottolineando l’impegno dell’amministrazione comunale: «Oggi siamo qui per guardare al futuro della sanità regionale e al ruolo strategico di Cascia. Stiamo lavorando con determinazione all’ospedale, puntando a una struttura moderna e all’avanguardia. Il nostro obiettivo è restituirla alla cittadinanza entro la fine dell’anno».
La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha ribadito il significato profondo della giornata: «Questo incontro doveva essere un convegno, ma diventa soprattutto un momento operativo. Nonostante il lutto proclamato per la morte di Papa Francesco, abbiamo deciso di andare avanti, nel rispetto di un uomo che ha sempre messo al centro gli ultimi e i più fragili. È anche nel suo spirito che continuiamo a lavorare per rafforzare la sanità sul territorio».
La dottoressa Daniela Donetti, responsabile della sanità umbra, ha posto l’accento sull’importanza dell’integrazione tra strutture: «Investire sulla qualità della vita significa garantire continuità assistenziale, superando l’isolamento delle strutture. Cascia è un esempio di eccellenza, grazie a un servizio riabilitativo di altissimo livello perfettamente integrato nella rete regionale. Un modello virtuoso che rappresenta il fiore all’occhiello della nostra sanità territoriale».
Il dottor Mauro Zampolini, esperto di riabilitazione, ha sottolineato quanto sia centrale mettere il paziente al centro: «Oggi il 33% degli italiani ha bisogno di riabilitazione. La forza del sistema umbro è nella rete che sa dialogare e collaborare. Cascia è un punto di riferimento: una struttura d’eccellenza pienamente integrata, che rappresenta una risorsa preziosa per l’intero territorio».
Cristina Cantoni, responsabile della Riabilitazione intensiva di Cascia, ha evidenziato il valore della tecnologia al servizio della medicina: «La telemedicina ha un ruolo fondamentale perché consente il confronto tra professionisti. Così possiamo garantire ai pazienti un trattamento sempre più efficace. Gli strumenti ci sono, vanno solo implementati».
La dottoressa Simona Marchesi, direttrice del Distretto della Valnerina, ha illustrato un progetto innovativo: «La nostra RSA è perfettamente integrata con il territorio. Abbiamo attivato una sperimentazione sul controllo del dolore nei pazienti cronici e stiamo lavorando per migliorare il percorso di cura, puntando a ridurre l’ospedalizzazione e riportare il paziente al suo contesto con interventi sempre più personalizzati».
Il direttore generale della USL Umbria 2, Piero Carsili, ha evidenziato la forte collaborazione istituzionale: «Questo è l’anno della riapertura tanto attesa dell’ospedale di Cascia. Ma è anche l’anno della progettazione e del cambiamento. Serve un passo diverso nella sanità, un passo in avanti, e stiamo lavorando in sinergia con i sindaci per centrare questo obiettivo».
Il direttore sanitario Nando Scarpelli ha chiuso gli interventi sottolineando il valore del lavoro corale: «Oggi abbiamo assistito a un confronto multidisciplinare. La sanità è un sistema che funziona solo se c’è collaborazione. Nessuno è più importante dell’altro: siamo tutti al servizio dello stesso obiettivo, rispondere ai bisogni delle persone».
La presidente Stefania Proietti ha concluso la giornata rilanciando il messaggio politico e sociale dell’incontro: «Stiamo percorrendo strade complesse, ma lo stiamo facendo passo dopo passo. Vogliamo e dobbiamo investire nella sanità delle nostre aree interne: è una missione fondamentale».
Al termine, si è svolta la visita ai cantieri del nuovo ospedale di Cascia, simbolo concreto della ripartenza e della volontà di restituire al territorio servizi fondamentali.

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