La sfilata il 30 aprile dalle 21 da viale della Stazione

Terni, 28 apr. 2025 – Manca ormai poco alla tradizionale sfilata dei carri di maggio di questa 129esima edizione del Cantamaggio ternano in programma per la sera del 30 aprile.

La città di Terni è già pronta ad animarsi e illuminarsi per questo immancabile appuntamento di primavera. Alle 20.30 i carri allegorici si raduneranno in piazza della Stazione secondo l’ordine di partenza. Alle 21 invece inizierà la sfilata che vedrà il corteo percorrere viale della Stazione, piazza Tacito, corso Tacito, piazza della Repubblica e piazza Europa dove, sotto palazzo Spada, sarà allestito il palco dell’evento.

I sei carri allegorici in concorso che coloreranno la città dell’acciaio sono, in ordine di sfilata, “Oltre la gabbia: la forza di scegliere la libertà” del gruppo maggiaiolo di Acquasparta e realizzato dal Carnevale dei bambini di Acquasparta, “La vita è ‘na giostra” del gruppo maggiaiolo Polymer – Sabbione – Pallotta e realizzato dal centro socio culturale Polymer, “No more war” del gruppo maggiaiolo Montecastrilli e realizzato dall’associazione Maceole e dalla Comunità Incontro, “Natura contro” del gruppo maggiaiolo Aics Terni e Asd Il Salice, “Alta marea” del gruppo Giovani maggiaioli arronesi, “’Na primavera da favola” del gruppo maggiaiolo Lu Riacciu. Come tutti gli anni chiudere la sfilata ci sarà l’immancabile carro fuori concorso delle penne all’arrabbiata, sempre a cura del gruppo maggiaiolo Lu Riacciu. Al termine della serata i carri allegorici saranno esposti fino al 4 maggio in piazza Europa. La premiazione invece avverrà come per le edizioni precedenti la sera del 1 maggio sul palco allestito sotto palazzo Spada.

DESCRIZIONE DEI CARRI IN CONCORSO

– Il primo carro in gara a sfilare sarà “Oltre la gabbia: la forza di scegliere la libertà”. Il carro rappresenta un viaggio simbolico fra trasformazione, rinascita e coraggio. Protagonisti della scena sono i pappagalli, creature colorate e vivaci, che con la loro voce squillante raccontano il desiderio di espressione autentica e libertà. Al loro fianco un maestoso ciliegio che attraversa le stagioni della vita. Le sue fronde raccontano la ciclicità dell’esistenza e la forza di rigenerarsi.

– Il secondo a sfilare sarà poi “La vita è ‘na giostra”. “Il nostro carro vuol essere un ritornare bambini per un giorno – dicono i maggiaioli – le carrozzelle ci accompagnano in ogni attimo della vita, prima bambini, poi adolescenti con i primi amori, poi da adulti che accompagnano figli o nipoti. Rappresentano la spensieratezza e il sogno che sarebbe bello non perdere mai”.

– Il terzo carro in gara sarà “No more war”. La casa è il simbolo che più di ogni altro rappresenta la vita. La casa semidistrutta e circondata da macerie presenta uno spaccato di desolazione in cui l’odio è sinonimo di distruzione e morte. Oggi la società moderna pur dichiarandosi evoluta alimenta strategie di morte e di sopraffazione che però non vinceranno: sulle macerie rinascerà la vita splendida e splendente come i fiori che hanno deciso di portare i loro colori sgargianti su quelle povere mura pensierose.

. Il quarto carro in gara sarà “Natura contro”. La natura è la casa in cui si vive, ma anche la madre che nutre e offre risorse essenziali per vivere. Proteggere la natura non è solo una questione di preservare la bellezza, ma una responsabilità che deve assumere per garantire la stessa sopravvivenza. La natura è un dono, ma anche una sfida che dobbiamo affrontare con rispetto, cura e amore.

– Il quinto a sfilare e in concorso invece sarà “Alta marea”. Come un’allegoria di primavera, è un illusorio vascello fatto di delicate foglie e fiori che sta a rappresentare la nostro terra esso si trova in balia delle onde e naviga tra un’impervia alta marea in un mare agitato del nostro presente, dove le diverse ragioni dell’uomo contrastano la natura mettendo spesso a rischio e forse in futuro anche la sopravvivenza dell’umanità stessa.

– Ultimo carro a sfilare sarà infine ‘Na primavera da favola”. In una realtà in cui i grandi della Terra fanno sentire tutti infinitamente piccoli, è facile rifugiarsi nei sogni e come Alice seguire un coniglio bianco nella sua magica tana. Catapultati in una dimensione in cui il tempo si ferma, gli eserciti sono carte da gioco e tutto sembra possibile, con Alice che prende un te in compagnia del Bianconiglio, del Cappellaio Matto e della Regina di Cuori, augurandosi che nel mondo reale le lancette dell’orologio si fermano per sempre all’ora del tè.

 

 

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