
L’uomo, recentemente scomparso, autore del libro dove ci sono episodi privati, emozioni, sentimenti. L’iniziativa culturale si deve all’associazione “LiberaMente”
Servizio a cura di ANDREA PIERMARINI
FOLIGNO, 11 mag. 2025 – – Un affollato Centro Giovani dell’Unità Pastorale “Sant’Eraclio – Cancellara” ha fatto da cornice venerdì scorso alla presentazione del libro “La mia bella storia” di Domenico Loreti recentemente scomparso.
Paesani, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di volontariato del popoloso quartiere, folignati non potevano non omaggiare in questa occasione Loreti, facendo memoria, esternando pubblicamente episodi privati, emozioni, sentimenti, che hanno condiviso con Domenico nell’arco della loro vita.
L’iniziativa si deve essenzialmente alla Associazione – circolo di lettura “LiberaMente” presieduta da Luciana Speroni in stretta sintonia con i familiari intervenuti: la moglie Candida, le figlie Elisa, Valentina, e il fratello Rivo. L’avvenimento letterario è stato introdotto dall’ex Comandante della Polizia Municipale dottoressa Piera Ottaviani e dalla maestra Marisa Trabalza ex insegnante della scuola elementare di Sant’Eraclio, che ha effettuato la prefazione al libro.
L’Ottaviani ha ricordato che “l’evento era stato programmato circa un anno fa e che la famiglia ha voluto fermamente confermare dopo la morte di Domenico, a conclusione del ricco calendario di celebrazioni religiose e manifestazioni culturali, educative, socio-ricreative in onore del Santo Patrono Eraclio giovane soldato romano, martirizzato dall’imperatore Decio nel 251 dopo Cristo.
Nel sottolineare la poliedrica personalità di Loreti, l’insegnante Trabalza ha evidenziato che “per Domenico la musica ha rappresentato la musa ispiratrice della sua vita, era un uomo fondamentalmente curioso e disponibile per il proprio paese nei molteplici settori in cui si è impegnato (Circoscrizione, Comunanza Agraria, Carnevale dei Ragazzi, Istituto statale comprensivo “Galilei” Foligno 3, Parrocchia) ma anche nell’emittente diocesana Radio Gente Umbra.”
Il parroco don Luigi Filippucci ha definito Domenico “una persona leale, presente, con sguardo lungimirante,” e lo ricorda “anche come autore del timbro del pellegrino raffigurante gli emblemi storici di Sant’Eraclio e la via Lauretana e di San Francesco che in questo anno giubilare- evidenzia con orgoglio il parroco – stiamo diffondendo in tutta Europa”.
E stata poi la volta di Roberto Testa che lo ha presentato come “amico della mia adolescenza, gioventù spensierata ed impegnata in politica come giovani del Partito Comunista Italiano”.
Gli anni 70 del Ventesimo Secolo – ha sottolineato Testa – hanno rappresentato una epoca fruttuosa per Sant’Eraclio in quanto il Consiglio di Quartiere introdusse servizi essenziali come il vigile di quartiere, l’asilo nido e il primo distretto socio sanitario in tutta l’Umbria”.
L’ex presidente della Comunanza Agraria di Sant’Eraclio Giacomo Committeri fortemente emozionato, ha voluto insieme agli altri consiglieri (Luigi Chiacchierini, Enrico Marchionni, Lino Silvestrini, Pietro Coricelli) ringraziare Domenico Loreti per il significativo apporto nei quattro anni di legislatura 2017 – 2021, culminato con il Centenario della locale Comunanza Agraria (1918 – 2018) dove Loreti ha dato un fattivo contributo nell’organizzare la festa.
“Anche in questo ambito – ha fatto notare Committeri – Loreti ha realizzato con maestria il simbolo della Comunanza Agraria che rimarrà nella storia dell’ente.” L’evento è stato intervallato da brani musicali eseguiti dal compianto Domenico Loreti tratti dal profilo facebook e la lettura da parte della maestra Trabalza di episodi della vita di Loreti contenuti in “La mia bella storia”.
Chi fosse interessato all’acquisto del libro può contattare Luciana Speroni di LiberaMente. All’iniziativa hanno preso parte anche i musicisti dottor Giancarlo Donati e l’architetto Luciano Beddini che avevano suonato nel complesso musicale “The Kind” fondato da Domenico Loreti negli anni 60.
La popolazione di Sant’Eraclio partecipando in questi giorni numerosa alle iniziative religiose (processione per la Festa del Patrono, celebrazioni eucaristiche dei sacramenti) ha dimostrato fede, religiosità popolare e ha saputo esprimere anche una forte esigenza di socializzazione e di spirito comunitario prendendo parte alle proposte culturali, ricreative e un forte anelito di pace piantando nell’aiuola verde di fronte alla Chiesa di San Marco, dove è ubicata la Croce che testimonia il luogo del martirio di Sant’Eraclio, un ulivo simbolo di armonia tra la gente.
(257)