
Villa Solomei si accende di musica, cultura e suggestioni dal mondo: al via la 26ª edizione del Festival
Dal nostro inviato GILBERTO SCALABRINI
Solomeo (Pg), 21 mag. 2025 – Dal 27 giugno al 1° luglio, il borgo umbro torna a farsi palcoscenico d’eccezione con cinque giorni di concerti, conferenze e appuntamenti nei suoi angoli più incantevoli. (Nella foto, Federica Cucinelli)
Il Paese ospite di quest’anno è l’Africa, protagonista di un viaggio sonoro tra ritmi ancestrali, danze travolgenti e narrazioni culturali che promettono di oltrepassare ogni confine.
Alla conferenza stampa che si è svolta questa mattina, Federica Cucinelli ha sottolineato come le vie del suggestivo e ordinato borgo si coloreranno con le musiche, le danze, il jazz e gli spettacoli della terra d’Africa.
Anteprima speciale domenica 22 giugno per la Festa Europea della Musica

Si comincia in mattinata con la conferenza musicologica di Silvia Paparelli, “Ascoltare l’Africa: musiche, strumenti e repertori dalla culla dell’umanità”, un invito ad aprire le orecchie e il cuore ai suoni di un continente che parla al mondo intero.
Il pomeriggio si apre alle 17 con “Il resto del mondo è un mistero”, opera in musica in prologo, otto scene e finale: libretto firmato da Alfonso Ottobre, musiche del maestro Piero Caraba. Una produzione della Scuola di Musica Mousiké di Solomeo, diretta da Fabio Ciofini, in collaborazione con il Conservatorio Morlacchi di Perugia e la regia di Graziano Sirci.
Alle 19, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Bartolomeo, sarà la volta de “L’organo ritrovato”, concerto dell’organista polacco Przemyslaw Kapitula, per un finale di anteprima che promette emozione e bellezza.
Intanto, da oltre un mese sono tornate puntuali a Solomeo anche le rondini e il loro allegro garrito in volo ha portato una ventata di grande gioia.
A dirlo è Carolina Cucinelli che, parlando di scambi culturali e radici del Festival, ha evocato un’immagine semplice ma carica di significato per questo arrivo.
Un arrivo atteso, quasi cerimoniale, tanto che Brunello Cucinelli il “Re del Cachemire” – lontano da casa per impegni di lavoro – ha fatto subito squillare il telefono per chiedere: “Sono arrivate?”.
Un gesto che racconta molto: dell’amore per il proprio territorio, del rispetto per i cicli della natura, ma anche della poesia nascosta nei piccoli riti che scandiscono il tempo in un borgo magico.
Tornando al Festival il Direttore artistico Fabio Ciofini ha detto che esso «coniuga la tradizione della musica colta con i canti, la danza e gli strumenti di un continente che non smette mai di affascinare. Per la Festa della Musica avremo la rappresentazione “Il resto del mondo è un mistero”, una produzione della Fondazione Cucinelli e della Scuola di Musica Mousikè in collaborazione con il Conservatorio Morlacchi di Perugia. – aggiunge Ciofini – Artisti dalla Polonia, dalla Slovenia e dai Paesi africani del Kenya, Ghana, Tanzania, Sud Africa, Burkina Faso e Nigeria si uniranno a quelli Italiani per dar vita, come ogni anno, a un percorso sonoro che si sviluppa negli angoli più suggestivi del paese di Solomeo.
Grandi nomi come Made Kuti, Mamadou Diabaté, Kasiva Mutua e il danzatore keniano Fernando Anung’a, l’attore internazionale Maurizio Lombardi, la Filarmonica di Solomeo che incontra la cultura africana in un connubio di suoni etnici o l’esecuzione della II Sinfonia “Lobgesang” di Mendelssohn con una lettura filologica, attraverso l’uso di strumenti d’epoca, e una partecipazione di circa 150 artisti, 100 coristi e 50 orchestrali».
Tra i protagonisti della 26ª edizione del Festival ci sarà l’attore e regista Maurizio Lombardi con il suo spettacolo “L’uomo rondine” accompagnato dalle musiche del chitarrista e compositore Giuseppe Scarpato. Un racconto avvincente, una storia antica, sospesa tra il volo delle rondini e l’amicizia di due bambini dentro la soffitta di un palazzo fiorentino: “1944 agosto caldissimo, ritirata delle forze tedesche. Ponti distrutti, Firenze violentata, impestata di cecchini. Per le strade di San Frediano il silenzio porta a braccetto la morte, due ragazzi Ettore e Domenico si stanno per incontrare: Partigiano il primo, Cecchino il secondo…” (28 giugno, Anfiteatro).
Atteso ospite Made Kuti, musicista nigeriano tra i più eclettici dell’attuale scena mondiale, discendente diretto di una delle famiglie più rappresentative della realtà musicale, sociale e politica nigeriana e africana degli anni Settanta. L’artista sarà al Festival per il concerto “Whisper Sounds” insieme alla Filarmonica di Solomeo per un progetto innovativo, con la direzione di Francesco Verzieri, che intreccia le note della musica delle orchestre di fiati occidentali con i ritmi del genere afrobeat (1 luglio, Anfiteatro).
Il rinomato danzatore e coreografo keniota Fernando Anuang’a con lo spettacolo tra danza e musica “In between the Trance” con le canzoni della tradizione masai. I Masai hanno una ricca tradizione musicale vocale, che viene esaltata nella performance e le voci vengono utilizzate per aggiungere profondità ed emozione all’esibizione (27 giugno, Teatro Cucinelli).
Le Afrika Mamas, sei artiste straordinarie, porteranno racconti popolari africani con l’obiettivo di promuovere la cultura del continente attraverso il canto a cappella. Il loro spettacolo, ironico e profondo, punta a decostruire stereotipi culturali, educando e divertendo il pubblico. Il gruppo si esibirà anche insieme a Mamadou Diabaté, virtuoso del balafon e compositore pluripremiato originario del Burkina Faso, famoso per la sua tecnica unica e per la straordinaria abilità che dà l’impressione che tre balafonisti stiano suonando contemporaneamente (30 giugno, Monumento Tributo alla dignità dell’uomo).
Ci sarà la percussionista e cantante keniota Kasiva Mutua che porterà a Solomeo i suoi ritmi elettrizzanti con due affascinanti performance soliste: mescolando ritmi tradizionali africani con influenze contemporanee. La sua dinamica promette un viaggio musicale coinvolgente, dove ogni battito risuona con cuore e anima (27 giugno All’ombra del campanile e ore 19.30 Giardino degli ulivi).
L’evento “Zawose Reunion” vedrà in scena l’artista Msafiri Zawose, tra i più importanti della Tanzania, discendente della rinomata dinastia musicale Zawose che rappresenta un ponte tra le tradizioni ancestrali e le nuove generazioni (27 giugno, Anfiteatro).
Per l’immancabile “Concerto sotto le stelle”, domenica 29 giugno all’Anfiteatro, l’Orchestra dell’Accademia Hermans, diretta da Fabio Ciofini, eseguirà la “Lobgesang” di Felix Mendelssohn (Sinfonia n. 2, op. 52), con un approccio filologico, attraverso l’utilizzo di strumenti d’epoca. Protagonisti i Cori di Solomeo, Tolentino e Città di Castello con i solisti Lucia Casagrande Raffi e Francesca Bruni, soprani e il tenore Žiga Čopi.
E ancora, tanti i musicisti che animeranno con il loro talento il bellissimo borgo; i pianisti Maria Gabriella Mariani e Calogero Di Liberto, il traversiere Fabio Ceccarelli, i chitarristi Fabiano Merlante e Leonardo De Angelis, gli organisti Luciano Zecca, Gabriele Catalucci e Christian Tarabbia, il flautista Massimo Mercelli, l’arpista Nicoletta Sanzin e il violinista Marco Serino.
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