
Filctem, Flaei e Uiltec temono ripercussioni sui progetti Pnrr e transizione energetica. “Misure che si ripercuotono negativamente sui servizi offerti ai cittadini”
Foligno, 21 mag. 2025 – A sorpresa, nella mattinata di martedì 20 maggio, le rappresentanze delle organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, guidate dal segretario generale Filctem Terni, Stefano Ribelli, dal segretarop Filctem Perugia, Fabio Mencarelli, dal segretario generale Flaei Umbria, Ciro Di Noia, e dalla segretaria generale Uiltec Umbria, Doriana Gramaccioni, hanno effettuato un presidio sotto la sede Enel di Foligno dove era prevista una riunione tra i responsabili dei Blue Team (le squadre operative incaricate della gestione e della manutenzione delle reti elettriche sul territorio) delle nove sedi Enel umbre e i vertici nazionali dell’azienda.
Al presidio erano presenti anche delegati sindacali e Rappresentanze sindacali unitarie. Una mobilitazione nell’ambito dello stato di agitazione del personale di E-distribuzione (società del gruppo Enel), indetto dalle organizzazioni sindacali “per le gravi criticità dell’attuale modello organizzativo promosso dall’azienda con un dimensionamento degli organici ancora insufficiente, per i carichi di lavoro eccessivi, la reperibilità operativa ancora in sofferenza, il cattivo stato di manutenzione delle sedi di lavoro e la volontà aziendale di modificare l’orario di lavoro a tutto il personale operativo”.
In particolare, tra i punti più controversi e contestati figura proprio quest’ultimo punto, la decisione aziendale, cioè, di voler modificare l’orario di lavoro per tutto il personale operativo dei Blue Team. “Una misura – denunciano Filctem, Flaei e Uiltec – presa in maniera unilaterale, che inciderà negativamente sulla qualità della vita e sull’equilibrio personale dei lavoratori, e che potrebbe portare criticità sui temi di salute e sicurezza che l’azienda tanto declama.
Ciò, a maggior ragione, a fronte della carenza strutturale di organico, sia tra gli operai che tra gli impiegati tecnici. Oggi c’è un numero di lavoratori assolutamente inadeguato rispetto alle esigenze imposte dai progetti legati al Pnrr e dagli obblighi per la proroga delle concessioni delle reti di distribuzione in concessione dallo Stato. A peggiorare la situazione sono i carichi di lavoro eccessivi e le difficoltà organizzative legate alla reperibilità operativa, con il mancato rispetto della turnazione”.
“Tutte queste criticità organizzative – sottolineano infine Ribelli, Mencarelli, Di Noia e Gramaccioni – non andranno solo a impattare sui lavoratori, ma in ultima distanza andranno a discapito del cittadino. Tali misure, infatti, si ripercuoteranno inevitabilmente in maniera negativa sulla qualità dei servizi offerti ai clienti, e a essere penalizzata sarà l’intera comunità.
Tale situazione contrasta fortemente con la necessità del personale di poter lavorare in condizioni di serenità e tranquillità, per affrontare le necessità e le difficoltà imposte dai grandi volumi di lavoro previsti per calare a terra gli investimenti del Pnrr e portare avanti i grandi e strategici progetti legati alla transizione energetica. Progetti e investimenti che, anche per questi motivi, rischiano invece di non andare in porto.
Proprio per questo è anzi necessario un forte incremento di personale nelle varie unità operative, tecniche e impiegatizie. Chiediamo inoltre che Enel annulli la decisione di modificare l’orario di lavoro e torni al tavolo delle relazioni sindacali”.
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