
La Guardia di Finanza ha eseguito controlli mirati dopo le segnalazioni delle principali associazioni di categorian nei comuni di Assisi, Foligno, Spoleto, Todi, Gubbio e Umbertide
Perugia, 30 mag. 2025 – Stretta della Guardia di Finanza sul turismo irregolare in Umbria. Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, il Comando Provinciale di Perugia ha intensificato le verifiche su strutture ricettive e locazioni turistiche, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale in un settore chiave per l’economia regionale.
L’intervento si inserisce in un piano di controlli mirati, messo in atto anche a seguito delle numerose segnalazioni provenienti dalle principali associazioni di categoria, tra cui Federalberghi e AssoTurismo, che da tempo denunciano la proliferazione di attività non in regola, capaci di alterare il mercato e danneggiare gli operatori che rispettano le normative.
Sotto la lente 18 strutture: metà sono risultate essere irregolari.
Le Fiamme Gialle hanno, infatti, effettuato verifiche su 18 strutture situate nei comuni di Assisi, Foligno, Spoleto, Todi, Gubbio e Umbertide. I controlli sono stati preceduti da una fase di analisi e mappatura del rischio, realizzata anche sulla base delle risultanze delle banche dati e delle piattaforme online.
L’attenzione si è concentrata soprattutto sul rispetto delle normative in materia di pubblica sicurezza e regolamentazione del settore turistico. In particolare, è stato verificato l’adempimento dell’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che impone agli operatori l’obbligo di comunicare giornalmente le generalità degli ospiti alle autorità competenti.
I controlli hanno avuto ad oggetto anche gli adempimenti recentemente introdotti dalla Legge regionale n. 23 del 2024, che disciplina l’offerta turistica in Umbria.
Dei 18 esercizi ispezionati, 9 sono risultati non in regola: in diversi casi, è emersa la mancata comunicazione dell’avvio dell’attività ricettiva agli uffici comunali, l’assenza della dichiarazione di locazione degli alloggi e l’omessa esposizione del Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.), introdotto dalla legge n. 191/2023 come strumento per garantire trasparenza e tracciabilità dell’offerta ricettiva.
Tra le situazioni più gravi emerse, figurano quelle di due strutture con sede ad Assisi e Todi, i cui titolari sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria per non aver adempiuto all’obbligo di comunicare le generalità degli ospiti, in violazione delle norme sulla sicurezza pubblica.
Durante l’attività ispettiva, sono stati inoltre individuati tre soggetti che avevano concesso in locazione i propri immobili a fini turistici senza alcun tipo di contratto regolare e, soprattutto, senza adempiere agli obblighi fiscali, nei Comuni di Gubbio, in due casi, e di Umbertide, in un caso. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, i proprietari avrebbero omesso di dichiarare ricavi per un totale di oltre 90mila euro.
Nel corso delle attività di controllo, sono stati inoltre individuati 2 datori di lavoro che impiegavano rispettivamente 3 e 1 lavoratori in nero. Le sanzioni previste per ogni lavoratore irregolare vanno da un minimo di 1.950 a un massimo di 11.700 euro, per un importo complessivo massimo pari ad oltre 44 mila euro.
L’obiettivo di tali interventi è quello di garantire condizioni eque per tutti gli operatori del settore, tutelare i consumatori e impedire che l’illegalità, inquinando il mercato, danneggi chi investe nel rispetto delle regole.
L’azione di controllo si inserisce in un più ampio programma di monitoraggio delle attività economiche nella provincia di Perugia, un’area a forte vocazione turistica che attrae ogni anno migliaia di visitatori, soprattutto nel periodo estivo e durante gli eventi culturali e religiosi.
L’attività della Guardia di Finanza proseguirà anche nei prossimi mesi, secondo un piano di controlli esteso a tutto il territorio provinciale, a tutela della legalità economica e della corretta concorrenza nel settore turistico.
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