“Da mesi la produzione è sotto gli standard minimi per garantire la sostenibilità”. Filctem Cgil, Femca, Uiltec ed Rsu temono per il futuro dello stabilimento. Appello alle istituzioni

Narni, 11 giu. 2025c– “Avrebbero dovuto essere pagate il 10 giugno, ma questo mese i lavoratori dell’azienda Sangraf di Narni non hanno ancora ricevuto le loro mensilità”. È quanto denunciano le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca e Uiltec, congiuntamente alle Rsu dello stabilimento, rendendo note le grandi difficoltà che stanno vivendo i dipendenti della ditta specializzata nella produzione di elettrodi di grafite per la produzione di acciaio al forno elettrico.

“Questa è la goccia che sta facendo traboccare il vaso – dichiarano Filctem Cgil, Femca e Uiltec –. Sono mesi che la situazione produttiva dello stabilimento di Narni registra una marcia sotto gli standard minimi di volume necessari alla sostenibilità, tant’è vero che la cassa ordinaria è stata consumata tutta ed è stata richiesta la Cig straordinaria. La proprietà chiarisca subito con i fatti la strategicità di Sangraf a Narni e paghi subito gli stipendi dei Lavoratori”.

“L’azienda sostiene che questo rallentamento produttivo – proseguono le organizzazioni sindacali – sia causato dalla situazione di mercato, unita ai costi energetici e delle materie prime. Ciò ha portato, già da marzo, alla fermata del forno e allo spegnimento della caldaia, poi rimesse avanti.

La cosa grave è che la proprietà, nei vari incontri sindacali, da un lato dice che lo stabilimento di Narni è strategico per il gruppo parlando di continuità produttiva e dall’altro, nei fatti, da segnali preoccupanti e contraddittori. Tra l’altro questo mese, nonostante le rassicurazioni non ha pagato gli stipendi entro la solita data solita: il giorno 10 del mese. Come organizzazioni abbiamo avuto vari incontri con la direzione aziendale e l’amministratore delegato. Addirittura, abbiamo richiesto e avuto un incontro con la proprietà cinese”

“La proprietà e l’amministratore delegato – affermano ancora i sindacati ed Rsu –, parlano della loro intenzione di avere una continuità produttiva ma, nei fatti, non abbiamo contezza di ciò che succederà dopo luglio. Si sta infatti procedendo a lavorare le materie prime già presenti in stabilimento e i lavoratori stanno operando in condizioni precarie, data la carenza riscontrata negli organici e alcune problematiche tecnico-produttive. La proprietà dichiara lo stabilimento strategico e la volontà di dare continuità alla produzione di elettrodi a Narni, anche se mesi fa ha già fermato lo sviluppo del progetto Sanod, presentato in grande stile alla cittadinanza al teatro San Domenico. Oltre le problematiche produttive, questo mese sono a rischio anche le spettanze dei lavoratori, quindi oltre al danno la beffa”.

“Riteniamo questo comportamento inaccettabile – concludono Filctem Cgil, Femca e Uiltec –. Abbiamo già inviato formale diffida e messa in mora e procederemo ad attivare tutti i canali istituzionali necessari per chiarire il futuro dello stabilimento di Narni e tutte le procedure atte a tutelare i lavoratori e le lavoratrici”.

Nei prossimi giorni si terrà l’assemblea dei lavoratori per decidere il percorso.

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