Perugia, 12 Giug. 2025 – In merito agli esiti delle audizioni della II commissione del Consiglio della Regione Umbria del 10 giugno 2025 è apparsa una notizia sul sito del Consiglio Regionale palesemente fuorviante.

I rappresentanti del Comitato “Chi salverà Ponte S. Giovanni” hanno dichiarato che: “Rispetto al tema della sicurezza, è stato rilevato dalla Polizia stradale che il 75% degli incidenti sull’intero tratto della E45 avviene nei 5 chilometri dell’area di Ponte San Giovanni”  (fonte: https://consiglio.regione.umbria.it)

A fronte di una verifica da parte di alcuni membri del Comitato “Sciogliamo il Nodo di Perugia”, dobbiamo confermare che quel dato è errato o falso. Infatti, consultando i dati più recenti di Localizzazione degli incidenti stradali (rilasciati da ACI, per il 2023 e anni precedenti), è possibile verificare che nel tratto di Ponte San Giovanni (dal km 68 al km 72) nel 2023 – ultimo anno disponibile – sono stati registrati 12 incidenti, che sui 133 registrati su tutta la E45 (Ravenna – San Gemini) rappresenta solo il 9%.
Anche sui 63 registrati per il tratto di E45 in provincia di Perugia rappresenta solo il 19%.

Fonte ACI:  https://lis.aci.it/#/strade/SS00302/2023/10/054

Risulta ancora una volta sconcertante l’uso di dati che non trovano riscontro nelle fonti pubbliche disponibili, per cercare di giustificare un’opera, il Nodo/Nodino dai costi economici e ambientali smisurati e che non porterebbe alcun vantaggio significativo al traffico locale – come dimostrato con dati ANAS, secondo cui nella migliore delle ipotesi solo un’automobile su 10 prenderebbe il Nodo invece del raccordo.

Alla luce del prosieguo delle audizioni della II Commissione del Consiglio Regionale con altri soggetti istituzionali e con le parti sociali, desideriamo fortemente che i dati e la notizia vengano pubblicamente smentiti e riportati correttamente. L’argomento relativo alla sicurezza stradale è troppo importante e delicato per essere trattato con tale superficialità.

L’inutilità del Nodo è ovvia, in quanto il problema di traffico di Perugia non è di attraversamento quanto di accesso alla città. La soluzione dunque passa attraverso:

  • Un miglioramento selettivo della sicurezza sul tratto di Ponte San Giovanni per ridurre gli incidenti (segnaletica, riduzione della velocità, raddoppio delle rampe, insieme a realizzazione di opere di mitigazione per la cittadinanza, come le tanto attese barriere antirumore);
  • Il rafforzamento del trasporto pubblico regionale, in particolare sul ferro, come alternativa per l’accesso ai quartieri perugini (includendo la possibilità di lasciare il mezzo proprio nelle stazioni ferroviarie in sicurezza).

Attraverso queste due azioni, molto più economiche e velocemente realizzabili del Nodo (che richiede oltre 2 miliardi e oltre 10 anni di lavori) sarebbe possibile ridurre il traffico e gli incidenti e facilitare la viabilità intorno al capoluogo.

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