Il 40% degli esercizi commerciali non emetteva scontrini fiscali. A Foligno una donna lavorava in nero mentre percepiva la disoccupazione

PERUGIA,12 Giug. 2025 – – Continua serrata l’attività della Guardia di Finanza di Perugia nel contrasto alle principali forme di illegalità economico-finanziaria. Dall’inizio del 2025, il Comando Provinciale di Perugia ha rafforzato sensibilmente i servizi di controllo economico del territorio, concentrandosi, in particolare, sulla lotta all’evasione fiscale e al lavoro sommerso.

Una strategia operativa, quella delle Fiamme Gialle, che punta a colpire in modo sistematico quelle sacche di illegalità che danneggiano il tessuto economico sano, alterando la concorrenza e compromettendo il corretto funzionamento dei mercati dei beni e dei servizi.

Scontrini e ricevute fiscali: oltre 4 esercizi su 10 non sono in regola

Tra le attività di controllo più significative, figura quella relativa all’obbligo di emissione di scontrini e ricevute fiscali. I Reparti territoriali della provincia hanno effettuato ben 561 controlli nei primi cinque mesi dell’anno, accertando violazioni in 228 casi, pari a un tasso di irregolarità superiore al 40%.

Una percentuale che conferma come l’evasione “di prossimità” sia ancora largamente diffusa e che mette in evidenza l’importanza di mantenere alta la soglia di attenzione anche sulle forme di evasione apparentemente “minori”.

Canone Rai: in oltre il 90% dei casi verificati non veniva pagato

Sempre nell’ambito della verifica degli obblighi fiscali, sono stati eseguiti 48 controlli mirati a riscontrare il corretto pagamento del canone Rai da parte dei titolari di esercizi pubblici. All’esito dei controlli espletati, è emerso che 45 esercizi su 48 non risultavano aver assolto correttamente il previsto pagamento, con una percentuale di irregolarità che supera il 90%.

Pagamenti elettronici sotto osservazione

La Guardia di Finanza ha anche concentrato l’attenzione sul controllo dei dispositivi di pagamento elettronico (POS), acquisendo documentazione contrattuale e bancaria utile a risalire alla destinazione degli incassi effettuati con carte e bancomat. Gli accertamenti, che sono orientati alla verifica di eventuali flussi di denaro verso conti correnti esteri o intestati a soggetti terzi, potenzialmente utilizzati per eludere il fisco, non hanno fatto emergere irregolarità, segno di una maggiore aderenza alle norme da parte degli esercenti.

Lavoro nero: 63 lavoratori irregolari scoperti, 40 totalmente “in nero”

 Sul fronte del lavoro sommerso, i militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato 88 controlli in diversi comparti: dall’edilizia alla ristorazione, dal commercio ortofrutticolo alle sartorie, passando per l’organizzazione di eventi.

L’attività ispettiva ha riguardato numerosi comuni della provincia: Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno, evidenziando un quadro critico.

In totale sono stati individuati 40 datori di lavoro non in regola, che impiegavano 63 lavoratori irregolari: 40 sono risultati essere “totalmente in nero”, ossia privi di qualsiasi contratto, mentre 23 sono risultati assunti con modalità irregolari, con inquadramenti errati ovvero in assenza di comunicazione preventiva di assunzione.

Per ciascun lavoratore irregolare, la normativa prevede sanzioni amministrative che vanno da un minino di 1.950 euro a un massimo di 11.700 euro, per un totale complessivo di sanzioni pari a circa 700.000 euro.

Deruta: lavoratore straniero senza permesso, espulso dal Paese

Nel corso dei controlli svolti anche a Deruta, è stato scoperto un lavoratore straniero impiegato senza alcun titolo di soggiorno valido. Il datore di lavoro, un imprenditore di origine cinese, è stato, quindi, deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto per violazione delle norme sull’immigrazione. Al lavoratore è stato notificato l’ordine di espulsione dal territorio nazionale, emesso dal Questore di Perugia.

Foligno: lavoratrice in nero percepiva anche la disoccupazione

All’interno di un laboratorio di pasticceria di Foligno, i Finanzieri hanno, invece, rilevato la presenza di tre dipendenti non regolarmente assunti, tra cui una lavoratrice che percepiva contemporaneamente la NASpI, l’indennità mensile di disoccupazione dell’INPS.

La somma percepita indebitamente ammonta ad oltre 5.780 euro. La donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Spoleto per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Contestualmente, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale della pasticceria, in tutte e tre le unità locali operative.

Le Fiamme Gialle: “Proseguiremo i controlli per tutto il 2025” 

I Reparti territoriali del Comando Provinciale di Perugia proseguiranno nell’attività di controllo economico del territorio per tutto il 2025, con l’obiettivo di garantire legalità, equità e rispetto delle regole.

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