Dal nostro inviato GILBERTO SCAlABRINI

Foligno, 15 Giugno 2025 – Luca Innocenzi, il fuoriclasse del rione Cassero, ha scritto l’ennesima pagina di storia alla Giostra della Quintana di Foligno, mettendo in bacheca il suo 12° Palio personale.

Un trionfo che porta a 67 il totale delle sue vittorie nelle Giostre di Antico Regime in tutta Italia. Un numero da capogiro, che consolida il suo status di autentica leggenda del torneo cavalleresco.

Con questo Palio Luca si pone alla pari dei campioni Marcello Formica e Paolo Giusti. In sella al fulmineo purosangue Altrimenti, lo stesso con cui aveva già vinto la Sfida del 2024, Innocenzi si è confermato una vera macchina da guerra.

Tra traiettorie impeccabili e precisione millimetrica sugli anelli, ha fermato il cronometro su un tempo totale di 2.41.55, lasciando il pubblico del Campo de li Giochi senza fiato.

Addirittura, ha giostrato fra il “baccano/boato” dei Rioni avversari, perché molti hanno creduto all’inzio della sua tornata finale che non avesse infilato il primo anello, invece la precisione è stata tale che non si è sentito il cerchietto entrare nella lancia.

Pierluigi Chicchini del rione Pugilli

La gara è stata uno spettacolo ad alta tensione: emozionante, serrata, ricca di colpi di scena. In finalissima sono arrivati in quattro, i migliori della serata: oltre a Innocenzi, Pierluigi Chicchini del Pugilli, Raul Spera del Giotti e Mattia Zannori dell’Ammanniti.

Raul Spera del rione Giotti
Mattia Zannori del rione Ammanniti

Fuori dai giochi già nella prima tornata uno dei favoriti della vigilia, Tommaso Finestra, che con il giovane esordiente Cherry Season ha mancato il secondo anello. Stessa sorte per Lorenzo Melosso del Croce Bianca su Sopra Hadley e Davide Di Marti del Badia su Bisu, penalizzati anche loro da errori fatali.

Il tavolo della giuria

Nella seconda tornata, la dea bendata ha voltato le spalle ad altri tre protagonisti: Adalberto Rauco su Morgana (La Mora), Daniele Scarponi su Camilla Margas (Contrastanga) che ha compiuto gli stessi identici errori commessi nelle prove ufficiali (due anelli non infilati) e Mario Cavallari su Aravasa (Morlupo).

Il Presidente della Quintana, Domenica Metelli, sfila al campo de li giochi con il nipotino in costume da tamburino

E così è toccato al “campionissimo” del Cassero dare spettacolo: concentrato, determinato, chirurgico. Un atleta che conosce il campo palmo a palmo e che riesce a trasformare ogni curva in un capolavoro di equilibrio tra velocità, tecnica e fluidità di galoppo.

Ma gli applausi sono andati anche agli altri finalisti. Mattia Zannori, giovane cavaliere dall’ottima tecnica, ha mostrato talento e compostezza. Raul Spera, metodico e preciso, ha saputo confermare le sue doti di competitività. E Pierluigi Chicchini, volto noto tra i quintanari (in lizza dal 2011 con due Palii all’attivo, l’ultimo nel 2019), ha dato ancora una volta prova di passione e attaccamento ai colori del Pugilli.

Una serata magica, insomma, in cui la Quintana ha risplenduto in tutta la sua forza evocativa. E in cui Luca Innocenzi ha riaffermato – semmai ce ne fosse bisogno – che il suo nome è ormai scritto a caratteri d’oro nella leggenda.

 

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