
Marsciano, 16 Giu. 2025 – Una giornata di festa si è trasformata in tragedia a Pieve Caina, frazione di Marsciano, dove un ragazzo di soli 13 anni ha perso la vita annegando in un laghetto artificiale.
Era lì con un gruppo di amici delle scuole medie,accompagnati dai rispettivi genitori, per celebrare la fine dell’anno scolastico, un momento spensierato che si è infranto intorno alle 16, quando il giovane si è tuffato in acqua e non è più riemerso.
Nei pressi della riva del bacino venivano rinvenuti gli indumenti del giovane e il suo telefono cellulare.
Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo, che pare non sapesse nuotare, si era immerso insieme ad altri coetanei. In un primo momento, gli amici hanno pensato a uno scherzo, credendo che si fosse allontanato nel vicino boschetto. Ma quando non è tornato, è scattato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco di Perugia, intervenuti con elicottero e droni per scandagliare l’area.
Successivamente, è intervenuto il nucleo sommozzatori del Soccorso Subacqueo e Acquatico dei Vigili del Fuoco di Ancona che rinveniva, purtroppo privo di vita, il corpo del minore, a una profondità di circa 4 metri.
La salma è stata traslata presso l’ospedale di Perugia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per lo svolgimento dell’autopsia.
Il laghetto, utilizzato abitualmente come area di svago, può raggiungere anche i sette metri nei suoi punti più profondi.
Nessuno avrebbe potuto immaginare che quella giornata si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi. Ora l’intera comunità è sotto shock, stretta nel dolore per una giovane vita spezzata troppo presto.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Todi, che stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
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