
Perugia, 18 Giu. 2025 – – È scattato all’alba il blitz dei Carabinieri del ROS, con il supporto operativo del Comando Provinciale di Perugia: un giovane di origini marocchine, residente nel capoluogo umbro, è finito in manette con l’accusa di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Perugia su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, in sinergia con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Il provvedimento arriva al termine di un’articolata indagine che – come evidenziato dal procuratore Raffaele Cantone – si inserisce in un più ampio monitoraggio della rete condotto dal ROS per contrastare i fenomeni di radicalizzazione islamista.
L’indagato, appena ventenne ma già dotato di avanzate competenze informatiche, è stato individuato attraverso un’intensa attività investigativa svolta anche nello spazio virtuale, su piattaforme di messaggistica frequentate da giovanissimi. Proprio lì, il giovane avrebbe diffuso contenuti di propaganda e istigazione legati allo Stato Islamico.
Secondo gli inquirenti, il ragazzo avrebbe aderito con convinzione al progetto dell’organizzazione terroristica, mettendo al servizio del gruppo le proprie conoscenze tecnologiche. Non solo: avrebbe manifestato la disponibilità a unirsi alle milizie dell’ISIS-K, la temibile cellula attiva nella regione del Khorasan (tra Afghanistan, Kazakistan, Kirghistan, Uzbekistan e Cina), e a colpire in Occidente.
I militari hanno documentato anche un contatto diretto tra l’indagato e un membro operativo dell’ISIS-K, attivo in campi di addestramento del gruppo. Tra i due sarebbe stato condiviso un piano segreto, i cui contorni restano ancora da chiarire, ma riconducibile – secondo gli inquirenti – alle finalità criminali dell’organizzazione.
Il giovane avrebbe inoltre seguito istruzioni dettagliate, provenienti da canali ufficiali dello Stato Islamico, per l’assemblaggio di ordigni esplosivi artigianali. E non solo: avrebbe svolto un’attività di proselitismo inviando materiale propagandistico a soggetti da indottrinare, sia in contatti personali che online.
Durante l’esecuzione del provvedimento, i Carabinieri hanno perquisito l’abitazione del sospetto, sequestrando diverso materiale informatico ora al vaglio degli specialisti. Al termine delle formalità di rito, il giovane è stato trasferito nel carcere di Perugia-Capanne.
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