
Perugia, 6 Lug. 2025 – È grave e inaccettabile che le proposte avanzate dall’Associazione Umbra Rievocazioni Storiche (AURS), che rappresenta ben 39 manifestazioni sul territorio regionale, siano state completamente ignorate dagli esponenti della sinistra in III Commissione, nella stesura del regolamento attuativo della nuova Legge Regionale 11/2024 sulla valorizzazione delle rievocazioni storiche”.
A denunciarlo è Eleonora Pace, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che interviene “dopo la lettera inviata alla presidente della Regione Stefania Proietti, dal presidente di AURS, Carlo Paolocci, nella quale si esprimono ‘rammarico e delusione’ per l’atteggiamento della maggioranza.
Nell’ambito della seduta di III Commissione avevo chiesto un’ulteriore audizione con le associazioni, per condividere con loro eventuali emendamenti che potevano essere un punto di caduta delle loro richieste, ma la sinistra non ha voluto sentire ragioni, votando contro la mia proposta e decidendo di andare direttamente al voto. Un atteggiamento che denota prepotenza e mancanza di rispetto verso queste preziose realtà del territorio.
Quelle avanzate da AURS non sono rivendicazioni di parte – prosegue Pace – ma contributi seri, responsabili, frutto di anni di esperienza diretta sul campo. Suggerimenti migliorativi che guardano a un futuro di crescita per tutto il comparto, e che vanno nella stessa direzione della nuova Legge nazionale 152/2024, approvata all’unanimità in Parlamento, quindi anche dalle forze di sinistra.
Il rigetto da parte della maggioranza suona quindi come un atto di arroganza istituzionale, che dimostra ancora una volta come la sinistra e la presidente Proietti siano più interessati alla propaganda che all’ascolto reale dei territori. È una visione miope e offensiva verso chi, con passione e dedizione, lavora per tenere viva la memoria, la cultura e l’identità delle nostre comunità.
Fratelli d’Italia ha sempre creduto nel valore identitario e strategico delle rievocazioni storiche umbre – conclude Pace – Per questo chiediamo che la Regione riapra immediatamente il confronto con AURS e tutte le realtà coinvolte, per correggere un’impostazione sbagliata che rischia di danneggiare una componente preziosa del nostro patrimonio regionale”.
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