
Negli allevamenti si registra un calo della produzione di latte
Perugia, 6 luglio 2025 – “In Umbria l’emergenza caldo sta colpendo duramente l’agricoltura e il lavoro nei campi. Le colture primaverili come girasole, mais e tabacco sono in sofferenza per le temperature anomale e la carenza d’acqua.
Il comparto del tabacco, uno dei più rilevanti per occupazione e filiera produttiva nella regione, è esposto a gravi danni: il caldo anticipa i cicli vegetativi, compromette la qualità delle foglie e rende più pesanti le condizioni di lavoro per centinaia di addetti”.
“Negli allevamenti si registra un calo della produzione di latte, aggravato dall’aumento dei costi per garantire il benessere animale. La Regione ha correttamente vietato il lavoro agricolo nelle ore più calde (12:30–16:00) nelle giornate a rischio, ma servono anche controlli efficaci e misure strutturali per tutelare i lavoratori e il territorio. Un ruolo fondamentale lo svolge anche AFOR, l’Agenzia Forestale Regionale, impegnata in prima linea nella campagna antincendio boschivo 2025, con interventi di monitoraggio e prevenzione su tutto il territorio. In una stagione dove il rischio incendi è altissimo, la tutela dei boschi, delle colture e delle persone richiede il massimo coordinamento tra istituzioni, imprese e lavoratori”
“Non siamo più di fronte a emergenze isolate, ma a una nuova condizione permanente che impone scelte rapide e coraggiose. A chi lavora la terra ogni giorno dobbiamo garantire sicurezza, dignità e strumenti per affrontare il cambiamento climatico.
E voglio essere molto chiaro: se da un lato Governo e parti sociali stanno lavorando a un protocollo per gestire le giornate di estremo caldo, dall’altro è inaccettabile qualsiasi logica di “compensazione economica” per lavorare in condizioni critiche. La sicurezza non si compra: si garantisce. La sicurezza sul lavoro è un diritto, non un’opzione negoziabile”.
(26)