Un 50enne era stato assalito e rapinato dal branco nel cuore della notte

Bastia Umbra, 29 Lug. 2025A meno di tre settimane dai fatti, le forze dell’ordine di Bastia e Assisi hanno chiuso il cerchio su una vicenda che ha scosso la comunità locale: quattro giovani, due italiani, un marocchino e un albanese, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’accusa è pesante: rapina aggravata e lesioni personali. Il provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Perugia, su richiesta della Procura.

L’inchiesta, condotta con meticolosità, ha fatto leva sulle immagini delle telecamere comunali e sulle dichiarazioni di testimoni chiave. Tassello dopo tassello, gli investigatori hanno ricostruito quanto accaduto e identificato i presunti responsabili. Tra loro anche un diciassettenne, per il quale la giustizia minorile ha disposto il collocamento in una comunità.

Secondo gli inquirenti, il gruppo avrebbe agito in pieno accordo, con modalità violente e coordinate, tanto da indurre la Procura a chiedere misure cautelari considerate “le più adeguate ai fatti perseguiti”. Ma c’è di più: nei giorni successivi alla rapina, alcuni degli indagati avrebbero tentato di intimorire la vittima, chiedendole di ritirare la denuncia.

Tre arresti sono avvenuti direttamente presso le abitazioni degli indagati. Il quarto, invece, ha ricevuto la notifica in carcere: si trovava già recluso a Capanne per un altro reato.

Un’azione rapida e decisa da parte delle forze dell’ordine che, con indagini serrate, hanno dato un segnale forte contro la violenza e l’impunità.

IL FATTO

L’aggressione violenta, fulminea, consumata nell’ombra della notte bastiola. Erano circa l’una di mercoledì 9 luglio quando un uomo di circa 50 anni, di origine albanese ma residente in Germania, è stato accerchiato e rapinato da un branco di cinque o sei giovani nella zona di piazza Mazzini. La vittima, che frequenta regolarmente il territorio, si trovava in via Sant’Angelo quando è stata presa di mira.

I ragazzi – tutti a volto scoperto – lo avrebbero avvicinato con decisione, spintonato e scaraventato a terra per strappargli il borsello. Un’azione brutale, forse pianificata nel sospetto che l’uomo avesse appena prelevato denaro contante dal vicino istituto di credito. Ma dentro quel borsello c’erano solo oggetti di scarso valore, almeno secondo quanto riferito dai carabinieri giunti sul posto.

Dopo la rapina, il branco si è dileguato rapidamente a piedi, sparendo nelle vie adiacenti. Il cinquantenne, sotto shock è stato visitato in ospedale. I medici lo hanno giudicato guaribile in 5 giorni.

A destare allarme, però, è la dinamica stessa dell’aggressione: un gruppo di giovani, senza remore, colpisce in pieno centro, a volto scoperto, e fugge indisturbato. Sulla vicenda le telecamere di videosorveglianza della zona hanno aiutato i Carabinieri del capitano Vittorio Jervolino ad identificare i responsabili. Il borsello non è stato ancora ritrovato: non si esclude che possa essere stato gettato via, una volta scoperto che non conteneva contanti.

«In questa città nessuno deve pensare di poter agire impunemente», ha dichiarato con fermezza il sindaco Enrico Pecci. «Non c’è e non ci sarà tolleranza per chi sceglie la via della violenza. Abbiamo già avviato contatti con le forze dell’ordine e posso assicurare che la copertura video nel centro storico è molto dettagliata». Poi ha aggiunto: «Il nostro obiettivo è garantire una vita sociale equilibrata, in armonia tra residenti, commercianti ed eventi».

Un messaggio chiaro, che arriva dopo un episodio che lascia una ferita nella comunità: la notte a Bastia Umbra non deve mai diventare teatro dell’impunità.

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