Dall’inviato GILBERTO SCALABRINI

MONTEFALCO, 2 agosto 2025 – Montefalco ha riaperto le porte alla magia del Rinascimento. Ieri sera, la centralissima piazza del Comune — un tempo piazza del Certame — si è trasformata in un palcoscenico senza tempo, dove storia, arte e sapori antichi hanno stregato oltre 400 commensali.

Una cena scenografica sotto le stelle, impreziosita dai trampolieri della compagnia “Il Piccolo Nuovo Teatro”, dai costumi sontuosi di Priori e dame dei Quartieri, e da un’atmosfera incantata, che sembrava uscita dalle pagine di un manoscritto del Quattrocento.

La Presidente Stefania Proietti con il sindaco di Montefalco Alfredo Gentili e l’assessore Simona Meloni

In prima fila, tra la folla affascinata, la Presidente della Regione Stefania Proietti, insieme alle autorità civili e militari. Emozionata, ha parlato di una serata “da vivere”, in perfetta sintonia con lo slogan dell’Umbria. “Montefalco – ha detto – restituisce vita al passato, in una dimensione che sfiora la poesia”.

Il menù? Un’opera d’arte. Dalle “solane cum salso de pomo aureo” all’“involto intriso de Sagrantino”, fino al dessert di “pruno armeniaco, mala et chrisma al laimune”: piatti ispirati ai ricettari dell’epoca, accompagnati da acqua e nettare d’uva.

E da mercoledì 7 agosto fino al 19, queste stesse prelibatezze si potranno degustare anche nelle quattro taverne dei Quartieri.

Unico assente, e la sua mancanza si è sentita, il “giullar cortese” Gianluca Foresi, impegnato a Reggio Calabria. Attore e regista, è stato per anni la voce narrante di queste serate: con le sue improvvisazioni in rima e il volgare fiorito, sapeva trascinare il pubblico dentro un gioco teatrale ipnotico, fatto di parole, ritmo e ironia.

Ma la festa è appena cominciata. L’11 agosto sfilerà il corteo storico, seguitissimo dai tamburini e dagli sbandieratori. Il 13 andrà in scena lo spettacolo dei Quartieri: quest’anno il tema sarà “La ricerca”, declinata in quattro visioni poetiche. Il 14 sarà la volta della gara della balestra e della staffetta, mentre il 19 agosto l’adrenalina salirà al massimo con la corsa dei bovi.

Il sindaco Alfredo Gentili, emozionato e fiero, ha sottolineato il significato profondo della serata: “In un mondo frenetico e digitale, questa cena è stata un invito a rallentare, a respirare il presente, a riconnettersi con la nostra storia”.

E quando gli chiedo se indosserà ancora una volta l’abito del ‘400, sorride: “Sì, come lo scorso anno. Ogni volta è una nuova emozione”. E sul Quartiere del cuore? “Abito in una frazione che appartiene a San Fortunato, ma da sindaco sono super partes…”.

Entusiasta anche Paolo Felicetti, presidente dell’Ente Fuga del Bove: “È commovente vedere tutta questa partecipazione. Il corteo storico quest’anno avrà ancora più cura nei dettagli: tessuti preziosi, costumi fedeli all’epoca, e una narrazione teatrale che toccherà il cuore”.

Quattro spettacoli, quattro anime: “Ritrovarsi” per San Bartolomeo, “La ricerca dalla libertà alla riconquista” per San Fortunato, “Ovunque” per San Francesco e “Nei colori dell’anima la gioia della ricerca dell’essenza” per Sant’Agostino.

A interpretarli, pochi attori, ma straordinari, a cielo aperto.

Poi le sfide, i giochi, le gare. Ogni punteggio sarà prezioso per aggiudicarsi l’ambitissimo Falco d’Oro, emblema di un’identità che resiste, si rinnova e incanta.

 

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