Perugia, 3 agosto 2025 – Un pomeriggio da incubo, quello vissuto oggi in Umbria. Un cielo che si è fatto scuro come pece in pochi minuti ha annunciato l’arrivo di una tempesta che ha colto tutti di sorpresa. Poi, il fragore improvviso: non era pioggia, non solo vento. Era grandine. Violenta. Impietosa. Chicchi grandi come olive si sono abbattuti con furia su Bastia Umbra, Petrignano, Collestrada, Nocera Umbra e su ampie zone dei territori assisano e perugino.

Strade trasformate in fiumi bianchi, come dopo una nevicata improvvisa. L’asfalto ricoperto di ghiaccio, l’aria lacerata dai colpi secchi dei chicchi sulle lamiere e sui vetri. Automobilisti impietriti, bloccati in auto o costretti ad accostare lungo i margini della strada. Parabrezza infranti, carrozzerie martoriate, il suono sordo dei danni impressi su ogni superficie colpita.

Nel cielo, solo buio e rombi. In terra, caos e sgomento. A Collestrada e Nocera Umbra sembrava fosse scesa la neve, ma era solo la scia gelata della furia atmosferica. Una violenza inattesa che ha gettato nel panico interi quartieri. La grandine si è accanita per quasi un’ora, lasciando dietro di sé tappeti bianchi e rami spezzati, orti devastati, vigneti in ginocchio.

Nelle campagne, gli agricoltori osservano impotenti i campi distrutti: foglie lacerate, frutti spappolati, raccolti compromessi. Le stime arriveranno, ma il colpo è stato duro.

Non si segnalano feriti, ma la paura è stata tanta. Soprattutto per la violenza dell’evento, che ha superato ogni previsione. Gli allarmi meteo c’erano, ma nessuno si aspettava una grandinata di questa portata, capace di sconvolgere in pochi minuti una tranquilla giornata estiva.

Oggi l’Umbria ha tremato sotto un cielo che sembrava impazzito. E i segni di questa tempesta rimarranno impressi a lungo, nei vetri rotti e negli occhi spaventati di chi l’ha vissuta. Mentre scriviamo continua a piovere e c’è forte vento.

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