Alle ore 17 inaugurazione della mstra “Vestire l’arte, abiti di scena a teatro e al cinema”. Intervista al Presidente Sandro Vitali

dall’inviato GILBERTO SCALABRINI

Spello, 17 agosto 2025 – Dopo anni di silenzio, di erba alta e pietre mute, l’Anfiteatro Romano di Spello riapre le sue antiche ferite al pubblico. Ed è come se la Storia stessa si risvegliasse, pronta a raccontare ancora. A gridare, a cantare. A vivere.

È questo il cuore pulsante di Hispellum. Storie di Acqua e Terra, la grande rievocazione romana che da oggi al 24 agosto trasforma Spello nella sua forma più vera e gloriosa: quella della Splendidissima Colonia Iulia, prediletta da Ottaviano Augusto. Una città che non rievoca, ma rivive.

Sette giorni di memoria accesa. Di passato che ritorna. Le pietre antiche prendono voce, i mosaici tornano a brillare sotto il sole dell’Umbria, i riti si fanno carne e spettacolo. Le vie si riempiono di cortei storici, mercati romani, ludi circensi, sapori e rulli di tamburo. E sopra tutto, come una corona ritrovata, l’Anfiteatro: simbolo di un patrimonio che non vuole più restare nell’ombra.

«È un passo decisivo», afferma con emozione Sandro Vitali, presidente dell’Associazione Hispellum.

«Abbiamo lavorato con passione e rigore per restituire autenticità alla storia. Quest’anno – aggiunge – apriremo luoghi eccezionali, tra cui proprio l’Anfiteatro, rimasto chiuso per anni. Finalmente torniamo a viverlo, ad abitarlo, a celebrarlo».

E sarà cinema sotto le stelle dei suoi antichi resti romani, dove il tempo si piega alla meraviglia del sito archeologico. Uno spazio che martedì 19 e mercoledì 20 agosto alle ore 21 ospiterà due proiezioni d’eccezione, due colossal storici: Cleopatra e Il Gladiatore. L’ingresso sarà gratuito, un invito aperto a tutti.

«Il nostro obiettivo – conclude Vitali – è accendere una luce sull’anfiteatro e avviare un percorso condiviso con Comune, Regione, Ministero e Soprintendenza. Solo così potremo ottenere i fondi indispensabili per restaurare e restituire dignità a questo complesso archeologico, fondamentale non solo per Spello, ma per l’intero territorio».

Ma non finisce qui. Anche Villa Fidelia, antico santuario federale degli Umbri, si accende di luci e spettacoli; le visite guidate diventano viaggi nel tempo, le mostre si fanno esperienza sensoriale. Da non perdere “Vestire l’Arte”, con i celebri costumi originali del film “Cleopatra” e della pièce “Memorie di Adriano”.

E poi, il gran crescendo.

Dal 21 al 24 agosto, la città si immerge nella grande rievocazione: Spello torna Roma, raccontando il Rescritto di Costantino e la sua concessione imperiale. Le strade si trasformano in un teatro vivo: cortei solenni, agoni ginnici, accampamenti romani, spettacoli itineranti.

E il gran finale: la Disfida delle Bighe trainate dai cavalli, al parcheggio delle Querce. Al vincitore lo stendardo firmato dal Maestro spellano Elvio Marchionni che richiama nel dipino la dea Venere.

Ma come si mangiava nella Roma di allora? Oggi sarà la volta della cena-spettacolo firmata dallo chef Francesco Panfili, con la consulenza storica di Daniele Falchi: piatti delle domus patrizie, rielaborati con fedeltà e gusto.

Ma in questi sette giorni anche street food d’epoca, servito tra popinae e tabernae per chi preferisce la semplicità del cibo da strada… di duemila anni fa.

Tutto è pronto. Le legioni marciano. I musici accordano i flauti. I bimbi imparano nei laboratori. Il passato non è un racconto, è una presenza.

Dal Clitunno alla Villa dei Mosaici, dalla Plautina commedia del Miles Gloriosus alla magia dell’archeologia in e-bike, tutto parla di un’identità che non si arrende all’oblio.

Per sette giorni, Spello non ricorda Roma. La diventa.

 

 

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