Articolo a cura di LUCIA SìMURRA di TULLIO

Assisi, 23 agosto 2025 – Assisi accende i riflettori sulla 45esima edizione del Palio di San Rufino, in programma dal 28 al 31 agosto.

Quattro giorni di festa – è stato spiegato in conferenza stampa – che intrecciano musica, cultura, gastronomia e spiritualità, fino all’attesissima gara di domenica pomeriggio, quando i balestrieri si contenderanno il Tasso – premio per il miglior tiro singolo – e l’ambito Palio.

Quest’anno il Tasso porta con sé un carico speciale di emozioni: la pittrice Barbara Crea lo ha realizzato raffigurando le pietre tipiche di Assisi, i simboli dei terzieri e un orologio la cui lancetta è una balestra, simbolo del tempo che scorre scandito da questa antica tradizione. Il cielo azzurro di Assisi avvolge l’opera, che l’artista – con commozione – ha voluto dedicare al fratello recentemente scomparso.

Il Palio, invece, è firmato da Paolo Proietti, artista spellano e maestro d’infiorata, che ha immortalato il Duomo di San Rufino tra scene di vita medievale dai colori vivaci e intensi.

Non sono mancati i momenti di emozione durante la presentazione ufficiale: il presidente dei Balestrieri, Pierfrancesco Ciambrusco, ha annunciato il ritorno del gruppo musici, che giovedì 28 agosto animerà la chiesa di Santa Maria della Minerva insieme ai Resonars, formazione nata proprio all’interno della compagnia balestrieri: un vero ritorno a casa.

 

La Sala delle Volte ha invece accolto l’inaugurazione della mostra di costumi medievali: 23 abiti che raccontano i quarantacinque anni di storia del Palio, tessendo fili di memoria e identità collettiva. Intenso anche il momento di preghiera e benedizione guidato da don Nicolò Crivelli, parroco di San Rufino, che ha ricordato con affetto don Cesare Provenzi, scomparso prematuramente.

A chiudere la giornata, le parole della vicesindaco Veronica Cavallucci, che ha sottolineato come questa festa rappresenti l’anima stessa di Assisi: tra mostre, mercatini e convivialità, l’arte del Sagittario continua a vivere, trasmessa alle nuove generazioni non solo come tradizione da custodire, ma come occasione per unire un popolo intero.

 

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