Dall’inviato GILBERTO SCALABRINI

Spello, 24 agosto 2025 – Non è stato un semplice lancio, ma un colpo da gladiatore. La biga sobbalza, il cavallo scalpita, il pubblico trattiene il fiato: il pilum di Plinio Masciotti si conficca nel cuore del bersaglio.

È vittoria! L’arena di Spello esplode e la disfida delle bighe incorona un nuovo eroe. Dopo 14 anni di attesa – tanti quanti ne conta la rievocazione storica – Hispellum ritrova il suo stendardo. Una pagina che ieri sera è entrata di diritto nella leggenda della festa romana. Al vincitore è andato lo stendardo d’autore firmato dal maestro Elvio Marchionni.

Ma chi è Plinio Masciotti? Spellano doc, campione italiano master 55 negli 800 metri, ieri sera ha riportato nella colonia Julia un trionfo che mancava da anni. Con un colpo perfetto ha ridato voce all’orgoglio spellano.
Il pilum, micidiale lancia d’assalto usata dai Romani contro i nemici, è stato l’arma della sua gloria.

Il duello si è acceso all’ultimo respiro contro Sassoferrato, dopo che Tuoro e Scheggia erano usciti di scena per punteggi troppo bassi. Poi l’attimo decisivo: Masciotti ha centrato il bersaglio, l’avversario Andrea Radicchi lo ha mancato, e l’arena è esplosa in un boato liberatorio.

«Mi sono allenato per giorni in campagna, pedalando sulla mia bici – ha raccontato Masciotti – ma lanciare il pilum dalla biga è tutta un’altra sfida: il carro traballa, il cavallo scalpita, la mira diventa un gioco di nervi».
Accanto a lui l’auriga Giorgio Pastorelli e TJ, il frisone nero elegante e possente: un binomio impeccabile, senza il quale l’impresa non avrebbe avuto lo stesso destino.

Il pubblico, mai così numeroso, ha assistito al duello spalla a spalla, fino al colpo decisivo. In tribuna, il sindaco Moreno Landrini e il presidente di Hispellum Sandro Vitali hanno applaudito un successo atteso da anni. La comunità spellana si è stretta attorno al suo eroe in una festa che ha unito sport, tradizione e orgoglio di appartenenza.

La rievocazione, durata sette giorni (ha preso forma il 17 agosto), non è stata solo gara e agonismo. Nei Castra i legionari hanno riportato in vita la disciplina militare, mentre nel mercatino si respirava l’arte dei mestieri antichi. Suggestiva anche la “Toeletta di una matrona”, con ancelle e schiave tra pettinature e cosmetici.

Hispellum si conferma così molto più di un tuffo nella storia: un’esperienza totale, che emoziona, coinvolge e fa rivivere lo spirito eterno di Roma.
Solo il 21 agosto la pioggia ha fatto slittare il corteo storico a sabato e la “pompa” si è svolta in modo ancora più ampio e articolata. In sfilata le delegazioni delle gentes delle quattro città romane con le insegne, le Legio XXII Primigenia Pia Fidelis di Spello, la Legio I Taurus di Tuoro sul Trasimeno, la Legio Tertia Augusta di Roma e i Gladiatori Nova Bellatores, arricchiti in via eccezionale da musici, personaggi e allegorie.

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