
Intervista di ROBERTO DI MEO
Foligno, 5 sett. 2025 – Archiviata la Giostra della Sfida con la straordinaria vittoria di Luca Innocenzi, che è arrivato a quota 12, con il vicesindaco Riccardo Meloni (purtroppo il suo Morlupo non è arrivato alla terza tornata ma il giovane Cavallari, sicuramente si rifarà), abbiamo affrontato il discorso sulla sistemazione del Campo de li Giochi che ha ottenuto un milione di euro attraverso il Pnrr. (Nella foto, la Presidente della giunta regionale Stefania Proietti e il vice sindaco di Foligno Riccardo Meloni)
Allora, vicesindaco, cosa c’è da fare ancora per la struttura?

Ho seguito prima come assessore ai lavori pubblici l’iter del Pnrr per l’ammodernamento del Campo de li Giochi. Con tutta sincerità ritengo che oggi tale struttura sia all’avanguardia perché penso che nessuna Giostra italiana ha un impianto come il nostro.
Ogni rione ha il suo box per il cavallo, ci sono poi strutture per i veterinari, un box per le visite degli animali, il campo per il riscaldamento pre gara ricavato dove c’era la piscina.
Abbiamo risistemato l’area della tribuna centrale dotandola di servizi ad hoc. Adesso sistemeremo, proprio sotto questa area, un apposito spazio per i disabili e via via affronteremo il resto.
Con tutta onestà aggiungo che questa amministrazione ha recepito in maniera molto chiara quello che rappresenta la Quintana per la città, proprio attraverso i fondi del Pnrr.
Però mancano ancora altri lavori; il palco figuranti ha il baldacchino arrugginito, le panche delle tribune laterali e di campo sono scheggiate… vado avanti?

Un attimo, tutto è previsto in una seconda fase che avvieremo dopo aver ultimato questi lavori. C’è da sostituire la serie di materassi per la sicurezza dei cavalieri, cosa di primaria importanza. Poi arriveremo alla sostituzione delle panche, della gradinata…
Ci sono i soldi?
Piano piano faremo tutto. L’importante è che abbiamo messo il nostro Campo de li Giochi all’avanguardia delle strutture di questo tipo perché, e lo dico con orgoglio, non credo che le altre Giostre che si disputano in Italia, abbiano un impianto così moderno. Con il massimo rispetto, non c’è confronto.
Tornado all’ottantennale, come amministrazione comunale avete intenzione di programmare manifestazioni collaterali? Valorizzare la cultura del Seicento, Segni Barocchi a parte?

In coordinamento con l’Ente Giostra sicuramente faremo qualcosa in più per valorizzare lo spirito seicentesco della nostra città anche se la Giostra resta comunque l’elemento cardine. Intanto c’è da programmare la possibilità della auspicata presenza del presidente Mattarella.
Ovviamente ci sono da studiare, appena il Presidente ci darà una data, una serie accorgimenti che vanno dalla sicurezza in primo luogo, al percorso, alla durata della manifestazione. Intanto abbiamo avuto l’emissione del francobollo, cosa molto importante.
A proposito aggiungo che quando siamo andati per questa occasione c’è stata un’ammirazione indescrivibile nei confronti dei nostri costumi che sono tra i più sfarzosi e ricchi di altre manifestazioni similari.
Per non parlare poi del banchetto Barocco. Quindi lavoreremo a livello politico per coinvolgere il ministero della cultura e altri enti che possano convogliare turismo nella nostra città.
Come sarà la giostra del Presidente?
Aspettiamo con trepidazione una sua risposta. Noi abbiamo dato un range di date tra maggio e ottobre prossimi. Poi appena avremo la data certa avremo tutto il tempo per organizzare, con l’Ente Giostra e le altre istituzioni, tutta la manifestazione. Mi pare di capire che anche la Giostra sarà una gara ad hoc. Ma é presto per fare anticipazioni. Un’ultima cosa.
Durante il corteo e al Campo sono accaduti alcuni episodi spiacevoli. Una baruffa, sedata subito sul nascere tra due rioni e il disturbo sonoro, dei popolani, durante l’ultima tornata di Luca Innocenzi.

Ogni atteggiamento violento, ogni atteggiamento antisportivo sono da condannare sotto ogni profilo.
Senza se e senza ma. Non posso negare che in una manifestazione così sentita certe situazioni possono palesarsi. Durante il corteo storico quello che è accaduto è stato brutto da vedere.
Per quanto riguarda il disturbo con fischi nel corso della terza tornata del vincitore è anche questo da condannare. Nella nostra Quintana c’è una regola non scritta: massimo silenzio assoluto fino al terzo anello dopo di che si scatena il tripudio di ogni rione.
Credo che bisogna continuare su questa linea. Poi se un cavaliere, come capita, commette un errore allora la tifoseria avversaria può scatenarsi come vuole. Ma durante la gara come è accaduto è scorretto.
In definita mi appello al popolo della Quintana affinché episodi del genere non accadano più perché offuscano l’immagine della manifestazione.
(Tratto dalla rivista ECIO, speciale Quintana, in distribuzione gratuita presso lo IAT a porta Romana e la biblioteca comunale in piazza del Grano)
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