Il quindicenne morto nel 2006 sarà proclamato santo insieme a Pier Giorgio Frassati da Papa Leone XIV. Oltre 800 pellegrini umbri in viaggio verso Roma, mentre Assisi si prepara a vivere la festa con maxischermi, celebrazioni e l’arazzo del “santo del web” sulla facciata di Santa Maria Maggiore

Dall’inviato GILBERTO SCALABRINI

Assisi, 6 sett. 2025 -Un ragazzo che parlava di fede con il linguaggio del web, un adolescente che sapeva unire computer e Vangelo, videogiochi eucaristia: domani Carlo Acutis diventerà santo. A 19 anni dalla morte improvvisa per una leucemia fulminante, il primo santo millennial sarà proclamato da Papa Leone XIV in piazza San Pietro, accanto al beato Pier Giorgio Frassati. Una giornata che entrerà nella storia della Chiesa ma che, per l’Umbria e per Assisi, ha il sapore di un abbraccio familiare.

Sono circa 800 i pellegrini umbri che raggiungeranno Roma su un treno speciale organizzato dalle diocesi: famiglie, giovani, gruppi parrocchiali, accompagnati da sacerdoti e religiosi guidati dal rettore del Santuario della Spogliazione, padre Marco Gaballo. Il viaggio sarà una piccola festa itinerante: zaini, foulard e cappellini distribuiti a bordo, preghiere e canti, fino all’arrivo in piazza San Pietro, dove sarà esposta la reliquia del cuore del giovane, normalmente custodita nella cattedrale di San Rufino. Un’altra reliquia verrà donata direttamente al Pontefice.

Ad Assisi, la città che Carlo aveva scelto come “luogo del cuore” e dove riposano le sue spoglie, tutto è pronto per la partecipazione a distanza. Tre maxischermi accenderanno l’emozione: nell’area del Vescovado e dentro il Santuario della Spogliazione. Dalle 9 una messa introdurrà i fedeli, che potranno poi seguire la canonizzazione in diretta su Rai1 e sugli schermi. Sulla facciata di Santa Maria Maggiore un grande arazzo con il volto sorridente del giovane santo sarà il segno più visibile di una comunità che si stringe attorno al suo “apostolo dell’Eucaristia”.

«Cari fedeli, e amatissimi giovani fatevi condurre da Carlo, seguite il suo esempio…» ha detto il vescovo Domenico Sorrentino, invitando a non lasciarsi sedurre da mode effimere o immagini violente. Lunedì 8 settembre, sarà lui a celebrare la messa di ringraziamento ad Assisi, con i genitori di Carlo e con Valeria, la giovane costaricana guarita miracolosamente per sua intercessione.

Nato a Londra nel 1991 e cresciuto a Milano, Carlo aveva scoperto fin da piccolo un talento speciale per l’informatica. Da autodidatta realizzò una mostra digitale sui miracoli eucaristici, che ancora oggi gira per migliaia di parrocchie nel mondo. Dietro lo schermo, però, c’era un ragazzo capace di imporsi regole severe: meno tempo per sé, più tempo per i poveri, per gli ultimi. «Lui fa la sua missione dal Cielo, io sono il suo megafono da Terra», ricorda la madre, Antonia Salzano.

Domani, Roma e Assisi vivranno la sua festa. La città di San Francesco, che custodisce il corpo del nuovo santo, si prepara ad accogliere migliaia di fedeli. E quel quindicenne che usava il web per parlare di Gesù diventa oggi ufficialmente santo della Chiesa universale.

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