Foligno, 8 sett. 2025 – La sera del corteo storico, piazza San Domenico si trasforma in un palcoscenico incantato.

Una marea gialla di oltre 400 commensali si dispone ordinatamente ai tavoli, mentre attorno a loro prende vita una favola barocca: 700 figuranti in costume d’epoca sfilano tra la gente, regalando un salto nel tempo tra sete lucenti e trine preziose.

A incorniciare questo spettacolo unico, la solenne presenza della ultramillenaria Chiesa di Santa Maria Infraportas e il suo campanile che svetta elegante verso il cielo, custode silenzioso di una tradizione che profuma di storia e meraviglia.

Un contrasto perfetto tra l’essenza eterna del luogo e il brulicare festoso della sera.

In tavola, l’esperienza si fa sensoriale: piatti della tradizione preparati con maestria, vini rinomati che accompagnano i sapori e li esaltano. Gusto e bellezza si fondono in un’unica emozione.

Qui ogni dettaglio racconta, coinvolge, conquista.

È il Rione Cassero a vantare il primato: fu il primo, nel 1968, ad aprire una taverna per dare ancor più calore alla festa della Giostra. Nacque così, quasi per gioco, nelle cantine seicentesche di Palazzo Mancini Spinola in via Mazzini, un luogo dove l’improvvisazione si fece arte.

Le pietre antiche, intrise di storia, accolsero con sorprendente naturalezza e in abiti d’epoca, la gente che si fermava a mangiare una salsiccia, una fetta di porchetta e a bere un buon  bicchiere di vino rosso. E da allora, ogni anno, si rinnova il rito: semplice, vero, travolgente.

(Tratto dalla rivista ECO in distribuzione gratuita c/o lo IAT a porta Romana, Biblioteca comunale in piazza del Grano e Foto Mazzocco in via Mazzini)

 

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