Foligno, 10 sett. 2025 – A Giugno scorso, il rione Pugilli ha incantato la Quintana con un gesto di pura bellezza e memoria storica: la sua Prima Dama ha sfilato indossando un abito nuovo, sontuoso, firmato dal talento sartoriale di Daniele Gelsi. Una creazione che è molto più di un vestito: è un omaggio vivido e colto alla marchesa Brigida Spinola Doria, musa di Rubens e simbolo di una femminilità austera e potente.
Il velluto nero, profondo e regale, avvolge il corpo in un gioco di geometrie in rilievo, mentre 96 spille-gioiello disseminate con sapienza lungo l’intera figura e la collana illuminano il tessuto come stelle nella notte. È uno degli abiti più filologici mai apparsi a Foligno: una riproduzione rigorosa della moda spagnola del primo Seicento, dalla monumentalità della gonna alla maestosa gorgiera.
Ogni dettaglio, persino il ricamo tono su tono, racconta un equilibrio raro tra rigore e splendore, tra silenziosa autorità e lucentezza d’altri tempi. Ma la storia del rione Pugilli non è fatta solo di eleganza e ricercatezza. È fatta anche di sorprese, improvvisazioni, colpi di scena degni di un romanzo popolare. Come quella lontana, indimenticabile prima vittoria del 1953.Mancavano pochi giorni alla Giostra, e il rione era senza cavaliere.
Tutto sembrava perduto, finché non venne convinto – quasi costretto – a salire in sella il maestro di campo, Aurelio Ravagli. Con lui una cavalla dalle forme poco eleganti, ribattezzata con ironia “bisteccona”. La prima prova fu un disastro: Ravagli non centrò nemmeno un anello. Ma il giorno della Giostra, come in una favola, “bisteccona” sembrò trasformarsi. Volava. E con lei, Ravagli, che contro ogni pronostico portò a casa il Palio. Due facce della stessa medaglia: la perfezione formale e l’inaspettato miracolo. Ecco cos’è la Quintana per il rione Pugilli: eleganza e cuore, storia e leggenda.
(Tratto dalla rivista ECO in distribuzione gratuita c/o lo IAT a porta Romana, Biblioteca comunale in piazza del Grano e Foto Mazzocco in via Mazzini)
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