
Agenda Urbana, Volpi (FdI): “Il progetto originario era partecipato, concreto e centrato sul territorio. Oggi è depotenziato e ideologizzato”
Perugia, 29 settembre 2025 – «Ben vengano gli interventi di Agenda Urbana a San Sisto. Il quartiere ha bisogno di opere, servizi e attenzione. Ma è inaccettabile che, dietro una narrazione entusiastica e patinata, si nascondano scelte politiche sbagliate, tagli mirati e una visione sbilanciata rispetto al progetto originale.»
Lo dichiara il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicola Volpi, intervenendo dopo l’incontro pubblico del 25 settembre organizzato dall’amministrazione al teatro Brecht per presentare il nuovo masterplan.
Il progetto Agenda Urbana per San Sisto – ricorda Volpi – era nato nella precedente consiliatura di centrodestra, con il nome Connetti San Sisto, e venne presentato pubblicamente alla cittadinanza già il 28 febbraio 2024.
Un lavoro strutturato, partecipato e costruito con il contributo delle associazioni del quartiere, che aveva come obiettivo la rigenerazione urbana ma anche la valorizzazione dell’identità, della cultura e dei servizi locali.
«Oggi – prosegue Volpi – ci troviamo di fronte a un piano pesantemente modificato e depotenziato, in cui si registra la cancellazione di interventi strategici come il recupero del Teatro Foresi, previsto e ritenuto centrale dalla giunta Romizi. Un intervento pubblico e realizzabile, cancellato con la scusa tecnica che “non rientrerebbe tra le opere finanziabili”, quando in realtà la normativa di Agenda Urbana lo avrebbe permesso senza problemi, trattandosi di riqualificazione di uno spazio pubblico comunale.
Ricordo inoltre – aggiunge – che sul Foresi è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale un ordine del giorno a sostegno del suo recupero. L’auspicio è che questo impegno venga comunque rispettato, magari attraverso canali di finanziamento diversi da Agenda Urbana, perché il quartiere non può rinunciare a un luogo che rappresenta un patrimonio storico e sociale di grande valore per tutta la comunità.»
Non solo: oltre 3 milioni di euro originariamente destinati a San Sisto sono stati dirottati verso altri interventi nel quartiere di Sant’Erminio, riducendo la portata e l’equilibrio del progetto originario.
«Anche in questo caso – denuncia Volpi – non si tratta di vincoli tecnici, ma di scelte politiche ben precise, che spostano risorse e attenzione lontano dal cuore del progetto originario.»
A fronte della retorica sull’ascolto e sulla partecipazione, Volpi ricorda che il vero processo partecipativo era già stato attivato dalla precedente amministrazione, in modo serio e documentato, coinvolgendo realtà associative, cittadini e operatori del territorio.
Il progetto era nato dal basso, proprio a partire dalle richieste delle tante realtà attive a San Sisto.
A completare il quadro, l’esempio emblematico dei palazzi dello Zodiaco, dove la promessa di rifare la segnaletica dei parcheggi condominiali è rimasta incompiuta, poiché i fondi si sono esauriti prima ancora di completare gli interventi.
«Un’amministrazione che promette 13 milioni di euro per la rigenerazione urbana e non riesce nemmeno a completare le strisce nei parcheggi, dovrebbe farsi qualche domanda sulla propria capacità di gestione.»
E conclude Volpi: «Non sono contrario ad Agenda Urbana, anzi: l’ho sostenuta e continuerò a sostenerla come opportunità importante per San Sisto e per Perugia. Quello che contesto è il modo in cui questo progetto è stato snaturato e ridotto.
San Sisto meritava e merita un piano completo, coerente e identitario. Invece oggi ci troviamo con una versione depotenziata e piena di slogan. Continueremo a vigilare e a difendere gli interessi dei cittadini, perché Agenda Urbana non deve diventare una vetrina politica, ma uno strumento reale di sviluppo per tutto il quartiere.»
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