Perugia, 22 nov. 2023 – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, ha predisposto specifici piani coordinati di intervento nei confronti di alcune strutture ricettive operanti nella provincia, al fine intercettare l’eventuale presenza di operatori irregolari o “abusivi”.

Gli interventi sono stati effettuati anche sulla base di quanto auspicato dalle principali associazioni di categoria del settore (Federalberghi, AssoTurismo ecc.), le quali hanno segnalato la presenza di soggetti economici che, operando in forma completamente abusiva, alterano le dinamiche della libera concorrenza e arrecano nocumento a tutti gli operatori economici rispettosi delle regole.

Nel dettaglio, sulla base di input informativi e a seguito di analisi condotte anche mediante la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, sono state individuate alcune strutture che presentavano maggiori profili di rischio: sono stati, quindi, effettuati mirati controlli, tesi a verificare il rispetto degli adempimenti previsti dall’art. 109 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, con riferimento all’obbligo di comunicazione giornaliera dei nominativi delle persone alloggiate e dalla legge regionale n. 8 del 2017, che disciplina l’organizzazione regionale del turismo nonché le modalità di effettuazione delle prestazioni rese dalle strutture ricettive e dalle imprese nello specifico settore.

All’esito dei complessivi accertamenti effettuati ad opera dei Reparti territoriali del Comando Provinciale di Perugia e aventi ad oggetto oltre 60 strutture, sono state contestate violazioni di carattere amministrativo nei confronti di n.10 strutture per mancata comunicazione, ai competenti uffici comunali, dell’inizio attività e della locazione degli alloggi.

Sono stati, inoltre, segnalati alla competente Autorità Giudiziaria n. 21 soggetti, in quanto non avevano comunicato le generalità degli alloggiati presso le proprie strutture.

In particolare, in un caso, le attività hanno riguardato una ditta individuale operante quale “host professionista” nel settore dei servizi di prenotazione e assistenza turistica di immobili di lusso, che gestiva la locazione turistica di alcune ville con piscina di proprietà di terzi soggetti, principalmente stranieri, in violazione delle normative di settore sopra descritte.

È stato, inoltre, individuato un operatore che aveva concesso in locazione immobili, in assenza di regolare contratto e senza il rispetto degli obblighi tributari, omettendo di dichiarare ricavi, per circa 75 mila euro ed i correlati redditi, pari a circa 9 mila euro.

 

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