I cittadini si chiedono: non c’è una verifica per accertarsi che il lavoro sia stato eseguito ad opera d’arte prima di pagare la fattura all’impresa?

Perugia, 26 dic. 2023 – “Dura da Natale a Santo Stefano” recita un antico e saggio proverbio, per dire di una cosa che ha breve durata.

Asfaltate anche le caditoie: che succederà in caso di una pioggia torenziale?

Questo proverbio è, purtroppo, calzante con il nuovo manto stradale di via della Scuola a Ponte San Giovanni. Dopo un’accurata “raschiatura” della vecchia pavimentazione, la distribuzione dell’asfalto conclusa, forse in fretta e furia, il 23 dicembre già presenta, al mattino del 26 dicembre (Santo Stefano), numerose buche.

Colpa dello strato di asfalto troppo sottile o di una sommaria raschiatura della vecchia (ma non troppo) copertura stradale o di una carenza di catrame nell’impasto da distribuire sulla carreggiata?

I tecnici potranno rispondere agli interrogativi dei cittadini trovatisi di fronte a questo improvviso e imprevisto “regalo di Natale”, poco piacevole anche perché dovranno tornare sulla strada personale e mezzi per “tappare le giovani buche” dovute forse alla slitta di Babbo Natale troppo carica di doni.

Ma, si domandano ancora i cittadini, non c’è un controllo, una verifica per accertarsi che il lavoro sia stato fatto ad opera d’arte e così dare il via al pagamento della fattura all’impresa, oppure questo è un atto che avviene indipendentemente dall’esito e dalla correttezza del lavoro? Intanto il catrame o il breccino si sbriciola e invade la carreggiata creando disagio e pericolo.

Quello lasciato dentro i tombini, solidificandosi, impedirà, ovviamente il deflusso dell’acqua piovana quando tornerà la pioggia.

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