Città di Castello, 9 gennaio 2024 – Da Emanuela Arcaleni, Castello Cambia -M5S Città di Castello, riceviano e pubblichiamo la seguente nota. 

Nella giornata di lunedì 8 gennaio ho presentato una interrogazione sulla problematica del depotenziamento strutturale dell’Ospedale di Città di Castello e successivamente altri due atti che intendono affrontare ulteriori gravi problematiche della condizione sanitaria del territorio altotiberino: la rinuncia degli over 65 a curarsi a causa delle lunghe liste di attesa e la grave situazione dell’incidenza del tumore gastrico, che pone il nostro territorio sopra la media, sia regionale che nazionale.

Problematiche diverse che afferiscono però ad un unico tema: la sanità umbra e la gestione deficitaria della giunta Tesei, con particolare riguardo all’Altotevere, continuamente penalizzato da mancati interventi, da perdita di risorse umane e professionali, da lunghe liste di attesa per la diagnostica e da grandi promesse non mantenute.

Mentre la Giunta regionale ha già appostato, nel bilancio previsionale recentemente approvato in Assemblea legislativa, ulteriori 3,9 milioni per il progetto da 116 milioni di finanziamento del nuovo ospedale di Terni, e mentre proseguono le procedure già avviate per la realizzazione dell’Ospedale territoriale di Narni Amelia, assistiamo alla eliminazione, nel nosocomio tifernate, della ristrutturazione dei reparti di Oncologia e Radioterapia e al declassamento di quest’ ultima da Struttura complessa a semplice, mentre la  Senologia non compare più nel Piano di Riorganizzazione come Struttura Semplice.

Chiediamo risposte politiche chiare non solo per il  personale medico e infermieristico sul piede di guerra per questo ulteriore declassamento, ma soprattutto per i cittadini che temono un’ ulteriore perdita di accesso alle cure, mentre altrove vengono investiti milioni in nuove strutture e  mentre si aumentano i posti dedicati al privato.

Un depotenziamento davvero grave e inspiegabile, avvenuto nonostante l’aumento esponenziale dei pazienti, e l’alta qualità delle cure erogate .

Una situazione che deve essere assolutamente affrontata dalla politica sia locale che regionale, che non avrebbe assolutamente dovuto lasciar succedere quanto sta avvenendo, scritto nero su bianco nel Piano di Riorganizzazione deliberato il 28 Dicembre 2023.

Allo stesso modo, chiediamo che venga immediatamente affrontato il problema dello screening gastrico, promesso e deliberato per l’Altotevere: che fine ha fatto e  quali dati epidemiologici sono emersi, per operare sulla prevenzione di questa mortale patologia? E quanto ancora dovremo aspettare per la costituzione del Tavolo permanente per la Salute, tante volte chiesto in Consiglio comunale, per unire le forze e i soggetti istituzionali, associativi e politici al fine di agire concretamente e insieme per difendere la salute dei cittadini?

La Sanità umbra sta peggiorando di giorno in giorno, e il nuovo Piano non risolve i problemi più gravi, anzi in certi casi, come in Altotevere, li produce e li aggrava.

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