La difficile e complicata operazione al retto eseguita d’urgenza in anestesia locale. In sala operatoria il dott. Andreino Tassi, responsabile della chirurgia d’urgenza, con i medici Lorenzo Mariani e Luca Ottombrini

Foligno, 2 febbraio 2024 – La notizia che giunge dall’ospedale San Giovanni Battista rappresenta un altro trionfo per la sanità di Foligno.

Attraverso un intervento chirurgico complesso ed eccezionale, è stato rimosso con successo un tumore del retto da una donna novantenne in anestesia loco-regionale.

Il successo ottenuto è il frutto di una sinergia impeccabile tra professionisti, confermando una volta di più l’alto livello di competenza e professionalità della struttura sanitaria locale.

La paziente, in condizioni critiche e ricoverata nel reparto di chirurgia, presentava un quadro di “occlusione intestinale” con episodi di vomito e grave disidratazione.

«Gli esami diagnostici, in particolare la TAC, – spiega il dott. Andreino Tassi, responsabile della chirurgia d’urgenza – hanno evidenziato la presenza di un voluminoso tumore stenosante nel retto, rendendo urgente l’asportazione per risolvere l’occlusione e ripristinare il normale transito intestinale.

Le condizioni cliniche, già compromesse dall’occlusione intestinale, erano ulteriormente complesse a causa di una bronchite cronica ostruttiva, rendendo critica la respirazione se non con alti dosaggi di ossigeno».

L’equipe medica si è trovata di fronte a una situazione delicata, in quanto la procedura anestesiologica classica risultava ad alto rischio. Per superare tali sfide, il dottor Luca Ottombrini, anestesista della S.C. di anestesia e rianimazione, ha optato per un’insolita anestesia loco-regionale periferica. La paziente, quindi, è rimasta sveglia durante l’intervento, respirando autonomamente e addirittura interagendo con l’equipe chirurgica.

L’intervento, eseguito dal dottor Andreino Tassi, responsabile della chirurgia d’urgenza aziendale, e dal dottor Lorenzo Mariani della chirurgia generale, è stato completato senza alcuna complicazione intraoperatoria. La paziente, nata nel 1934, ha avuto un post-operatorio ottimale e è stata dimessa dopo una settimana di degenza.

Il dottor Andreino Tassi esprime orgoglio per l’esperienza, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra nel campo medico-chirurgico e la professionalità dimostrata dagli operatori sanitari anche nelle situazioni più difficili.

 

 

(119)

Share Button