Il format cibo e fotografia fa il pieno di pubblico a La Maestà con la serata dedicata agli indiani d’America

Foligno, 4 febbraio 2024 – Metti insieme un fotografo, un antropologo e una chef professionista e la serata che mette in scena “il gioco delle arti” diventa una formula vincente da portare in giro per l’Italia.

Collante dell’iniziativa il cibo, pietanze elaborate sulla scia di un fil rouge, un tema che cambia di volta in volta dando voce a personaggi del mondo dei fumetti, dai Supereroi a Il Signore degli anelli.

Così il concept tutto Made in Umbria incassa il suo primo successo con la serata dal titolo “Madre Terra” dedicata agli indiani d’America. Organizzata all’agriturismo la Maestà di Carpello, a due passi da Foligno, ha preso spunto dal libro “Unbreakable.

Una storia Lakota, il libro (edito Postcart) che racconta cosa significhi essere un nativo americano oggi, con la firma di Alessio Vissani (nella foto), testi di Alessio Martella e illustrazioni di Ivan Cavini.

Un format nato dall’idea della chef Claudia Di Meo, appassionata anche lei di indiani, “da quando a 16 anni lessi il libro ‘Seppellite il mio cuore a Wounded Knee’ di Dee Brown – spiega – Ho voluto così ricreare un evento che unisse insieme fotografia e cucina, anche perché l’impianto di una pietanza è molto simile allo sguardo dietro una lente di un obbiettivo, sono geometrie colorate, caleidoscopi prospettici.

Abbiamo ripercorso il filo del libro attraverso piatti ispirati dalle foto, ognuno con il nome tratto dal titolo dei capitoli. Un percorso gastronomico quale omaggio alla terra e ad un popolo il cui genocidio è passato sotto il silenzio del mondo. Il popolo dei Lakota dei Sioux ha amato la terra, con rispetto e devozione. Un esempio che dovremmo condividere e portare avanti”.

Sono nate così le pietanze “Colline nere” carbone edibile con spuma di peperoni rossi e neve di latte, pesto di pomodori gialli; “Stella del mattino” carpaccio di zucca e foglie di sedano in agrodolce, noci fermentate, crema di prezzemolo; “Il cielo sopra di noi” trionfo di funghi e tartufo, caprino in doppio crumble; “Madre terra” quaglia ripiena con purea di patate, chips di pastinaca, cavolo verza e salsa ai frutti di bosco; sul finire il dolce “Siamo tutti fratelli” (Mitakuye oyas’ii) una gustosa mela compressa, accompagnata da granola di fiocchi d’avena e nocciole.

Tutti gustosi piatti fine dining della chef Claudia Di Meo, realizzati in collaborazione con la chef Ledy Silva Benvenuto de La Maestà, sono stati la chiave del successo della serata, il collante che ha saputo intrepretare storie, tradizioni e cultura di un popolo, incontrando il gusto del pubblico attraverso ingredienti tipici riproposti in versione contemporanea.

 

 

 

 

 

(543)

Share Button