“Puntare su qualità, sostenibilità e ricambio generazionale”

Perugia, 9 aprile 2024 – Il Consiglio Generale della Copagri Umbria, riunitosi nell’ambito dei lavori congressuali e alla presenza del vicepresidente nazionale della Copagri Giovanni Bernardini, ha eletto all’unanimità Roberto Mesca presidente della Federazione per il prossimo mandato.

“Il lento e progressivo deterioramento delle condizioni reddituali dei produttori agricoli, congiuntamente agli effetti delle crisi internazionali in atto, rischia di compromettere irrimediabilmente il tessuto produttivo e l’intera filiera agricola umbra; per invertire questo trend è fondamentale puntare sulle numerose eccellenze e sugli esempi virtuosi che caratterizzano il sistema agricolo regionale”, ha evidenziato Mesca.

“Le soluzioni, ovviamente, non sono semplici da individuare, ma riteniamo prioritario puntare con sempre maggiore determinazione su interventi che vadano a sostenere gli investimenti, favorendo il ricambio generazionale e andando a promuovere convintamente le nuove tecniche di coltivazione per favorire la sostenibilità e la qualità, con particolare attenzione all’equità nella distribuzione del reddito all’interno della filiera”, ha proseguito il neopresidente, assicurando la massima attenzione al confronto con il territorio.

“Voglio formulare i migliori auguri di buon lavoro alla nuova presidenza della Copagri Umbria, nella certezza che saprà lavorare per contribuire a rilanciare le sorti del comparto regionale, che si scontra con diverse problematiche ataviche, comuni al Primario del resto del Paese”, ha affermato Bernardini.

“Per rafforzare l’agricoltura possiamo contare su due importanti e attesi provvedimenti, che pur se ridimensionati rispetto alle iniziali aspettative, rappresentano senza ombra di dubbio dei punti dirimenti per lo sviluppo del settore; il primo di questi è la legge recante disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, fondamentale per promuovere concretamente il ricambio generazionale e l’insediamento dei giovani, mentre il secondo è il riconoscimento del ruolo dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio, che rappresenta il coronamento di un lungo percorso, avviato dalla Copagri nel 2015 per accendere un faro sul valore inestimabile di questa figura”, ha concluso.

 

 

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