di GILBERTO SCALABRNI

Foligno, 5 ott. 2023 – Sono in mostra a Palazzo Trinci quarant’anni di storie, inchieste, reportage, volti e cronaca del giornale il Corriere dell’Umbria, quotidiano leader per diffusione nella nostra Regione e attualmente diretto dal folignate Sergio Casagrande.

A visitare le varie stanze del museo dove sono esposti i pannelli bordati di verde che riproducono le pagine e il racconto del primo quotidiano nato in Umbria e che, in questi otto lustri di storia, non ha rinnegato l’indipendenza da ogni potere, difendendo i principi di giustizia sociale ed equità.

Una generazione di colleghi è cresciuta con le profonde trasformazioni sociali e culturali.

Quarant’anni di informazione, di eventi, di mutazioni della realtà sono un lungo arco di tempo, ma anche un breve battito di ciglia.

Sembra ieri di leggere la prima pagina del Corriere dell’Umbria che usciva in edicola il 18 maggio 1983. Tre giorni prima uscì come apripista un numero zero, a tiratura limitata, interamente dedicato alla Corsa dei Ceri di Gubbio.

Oggi, da quegli anni che vedevano i dattiloscritti battuti  dai linotipisti che li trasformavano tutte le notti in piombo con la linotype, sono cambiati i mezzi di impaginazione del giornale, la fruizione delle notizie ma il Dna del giornalismo è sempre rimasto lo stesso.

Chi ama e apprezza la carta stampata, pur gettando un occhio al digitale per le notizie in tempo reale, sa benissimo che si tratta di due modi diversi di fruire informazione e intrattenimento.

Il pubblico dei lettori che ama e apprezza la carta stampata  sa che le parole e le immagini si possano toccare, diventano eterne, non si cancellano con un click.

Purtroppo, non possiamo nascondere la crisi dell’editoria, ma il giornale locale che racconta il territorio con il fascino della parola stampa, la foto abbinata alla tattilità della carta ti offre il piacere di leggere senza immergersi necessariamente in uno schermo.

I miei Auguri di cuore al Corriere dell’Umbria, ai colleghi e all’amico Sergio, giovane direttore, che guida il Corriere con grande passione, straordinario impegno e serietà professionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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