
Perugia, 16 nov. 2023 – La Digos della Questura di Perugia unitamente al personale del Centro Operativo per la sicurezza cibemetica dell’Umbria nel mese di dicembre dello scorso anno, nel corso di un attività di monitoraggio sui Social network, aveva segnalato alla Procura della Repubblica di Perugia che un uomo, classe ’78 residente a Perugia, aveva pubblicato sul suo profilo twitter post a contenuto offensivo diffamatorio nei confronti del President del Consiglio dei Ministri, on. Giorgia Meloni.
L’uomo era già noto alle forze di polizia per essere stato in precedenza pure denunciato per avere pubblicato analoghi post nwi confronti di un ministro del predente Governo.
Nello specifico, gli investigatori acertavano che l’uomo aveva poi condiviso – nel corso degli ultimi mesi sempre sulla stessa piattaforma – altri post dai medesimi contenuti diffamatori e minacciosi pubblicati da altri soggetti rivolti oltre che alla Presidente Giorgia Meloni anche ad altri parlamentari che, secondo quanto scritto andrebbero giustiziati .
La Procura – fa sapere il Procuratore Michele Cantone- disponeva un decreto di perquisizione locale, personale ed informatico nei confronti del’uomo al fine di verificare se l’account twitter fosse effettivamente nella sua disponibilità.
L’attività invetigativa condotta dalle forze di polizia dava esito positivo e consentiva il sequestro di alcuni device.
La successiva analisi forense eperita su di essi dalla Polizia permetteva di riscontrare la presenza di molteplici App riconducibili a Twitter e altri social network in gruppi/canali legati alle proteste contro il Presidente del Consiglio dei Ministri, nonchè l’esistenza di video autoprodotti associabili all’indagato nei quali il predetto denigrava ed augurava la morte di altri esponenti del Governo.
Persino durante lo svolgimento dell’attività di perquisizione l’indagato postava sul su profilo twitter quale, nel quale, nel lamentarsi dell’indagine cui era sottoposto profferìva frasi minacciose ed offensive nei confronti della President Meloni.
Configurato a carico dell’uomo il reato di vilipendio delle Istituzioni Repubblicane di cui all ‘art. 290 c.p. e ottenuta l’autorizzazione dal Ministro della Giustizia ai sensi de ll’ art. 343 c.p.p. è stato disposto il rinvio a giudizio e fissata nel maggio del 2024 l’ udienza predibattimentale.
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