Perugia, 17 nov. 2023 – Oggi, come Rete degli Studenti Medi Umbria e UdU Perugia, eravamo in piazza per lo sciopero generale studentesco. Un corteo di più di 200 studenti che ha percorso la città per confluire nella piazza convocata dai sindacati dei lavoratori. Abbiamo voluto essere al fianco dei lavoratori in sciopero per sostenerne la causa e portare il proprio punto di vista sulla mancanza di investimenti nella scuola, aumento del costo di studiare e sui numerosi attacchi al diritto allo studio.

Come Rete degli studenti medi Umbria e Unione degli Universitari Perugia, i più grandi sindacati studenteschi dell’Umbria, da quasi 20 anni ci battiamo per i diritti degli studenti ed eravamo oggi in piazza per le nuove battaglie da affrontare nell’uscita dal periodo pandemico: dall’emergenza della salute mentale, che non è minimamente contemplata da SSN, al rinnovo del pass TPL (Abbonamento ai mezzi pubblici) a 60€ per gli studenti, fino al bisogno di ripensare l’accesso al mondo del lavoro in una chiave più attenta ai diritti dei lavoratori e alla loro sicurezza. Portiamo anche la nostra solidarietà ai lavoratori la cui mobilitazione, ricordiamo, è stata preceduta da pericolosi attacchi al diritto allo sciopero da parte del ministro Salvini, che ancora una volta sceglie di attaccare un cardine la nostra democrazia.

Nicholas Radicchi, coordinatore Udu Perugia, dal palco dichiara: “Abbiamo visto qui in Umbria messo in discussione l’articolo 34, quello sul diritto allo studio, quando per due anni consecutivi la nostra Regione ha lasciato per strada centinaia di studenti in condizioni economiche svantaggiate, perché non ha fornito loro un alloggio gratuito che gli spettava di diritto e che gli era necessario per frequentare l’università. Molti di loro hanno dovuto rinunciare agli studi e, con essi, le proprie prospettive e il proprio futuro, i propri sogni.>>, e aggiunge “il rinnovo del pass tpl, di cui le trattative a cui abbiamo partecipato sono in direzione d’arrivo, è un’urgenza per garantire ai tanti studenti dell’unipg e dell’unistra di muoversi nella regione per studiare, partecipare ai tirocini e trovare case in periferia che decongestionino il centro. Se vengono a mancare misure come questa, vengono a mancare i nostri diritti, ed è per questo che non possiamo lasciare vuote le piazze”.
Francesco Palmiotto, coordinatore di Rete degli studenti medi Umbria, dichiara inoltre che <<le nostre scuole e università sono specchio di problemi sociali che da tempo denunciamo. Ogni giorno sentiamo notizie su studenti in situazioni emergenziali legati alla propria salute mentale, su studenti morti durante i percorsi di alternanza scuola lavoro (i cosiddetti PCTO), su studenti che devono abbandonare gli studi perché i costi sono insostenibili per le famiglie. Non possiamo più restare a guardare: il sistema deve cambiare, ora!>>
Non resteremo a guardare ulteriori attacchi ai nostri diritti, se scioperiamo è perché siamo sicuri che un’alternativa sia possibile: la costruiremo nelle piazze, nelle scuole e in università!

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