Servizio di GILBERTO SCALABRINI

Spello, 2 dicembre 2023 – Stefano Mhanna è davvero un genio del violini.  Questa sera a Spello, in concerto con il clarinetto di Marco Pelliccioni, ha suonato alcuni brani superando se stesso.

Nella chiesa di San’Andrea, dove hanno assistito molte persone, Mhanna ha dato l’ennesima dimostrazione di essere in grado di alzare ogni volta l’asticella.

Non avendo nessuno al pianoforte, con l’archetto del violino e le dita della mano sinistra sulle quattro corde ha dato vita anche alle note del piano.

Bravo anche Marco Pelliccioni con il clarinetto. Marco, spellano di nascita, fa il geometra di professione e ha ripreso a suonare dopo un periodo di stop.

“Marco è stato sempre bravo – dice il sindaco Moreno Landrini nel portare il saluto della città ai due concertisti e i ringraziamenti al parroco che ha messo a disposzione la chiesa– anzi è stato più bravo di me, perché siamo andati a scuola insieme ma lui è riuscito anche a diplomarsi al conservatorio santa Cecilia”.

Il pubblico è stato entusiasta dei due artisti e li ha riempiti di ovazioni.

Stefano Mhanna, giovanissimo, 28 anni,  vive queste serate con naturalezza, come se non sapesse di essere un talento non solo del violino ma anche anche del pianoforte.  Strumenti che accarezza con grande perizia. Laura Musella, presidente del  “Progetto Omaggio all’Umbria“, nel presentarlo, ha spiegato che Stefano ha conseguito il diploma in soli quattro anni anziché dieci e a soli 11 anni con punteggio di 10 con lode e menzione speciale al Santa Cecilia di Roma.

Questa sera a Spello  ha eseguito anche brani solistici che sono stati capaci di stregare tutti. Lo ha fatto sin dall’inizio, quando ha imbracciato il violino e, con la sua grande capacità faunesca, ha subito tratto prodigi sonori, sfidando ogni regola logica.

Non avendo il pianoforte, con le dita della mano ha pizzicato le corde facendo attrito e non lasciando orfani  brani del concerto.

Un ragazzo d’oro, virtuoso e già celebre.

 

(78)

Share Button