Perugia, 19 dic.2023 – I Finanzieri del Comando Provinciale di Perugia, su delega della Procura della Repubblica di Perugia e nell’ambito di un procedimento penale iscritto per truffa aggravata e falsità ideologica, hanno eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia.

Il provvedimento cautelare, disposto sia in forma diretta che per equivalente (in ragione della tipologia dei reati), ha avuto ad oggetto una polizza d’investimento risultata essere intestata ad una società edile perugina.

L’indagine, eseguita nell’ambito dei controlli sull’agevolazione fiscale del c.d. Superbonus 110%, ha permesso di disvelare come l’azienda edile abbia indebitamente beneficiato di crediti d’imposta, ottenuti tramite il noto meccanismo dello sconto in fattura.

Più nel dettaglio, alla data indicata come fine dei lavori, alcuni interventi risultavano non effettuati ovvero erano privi dei requisiti richiesti per poter usufruire del beneficio in questione.

Complice nelle operazioni di indebita percezione è stato il Direttore dei Lavori, il quale avrebbe predisposto e sottoscritto documentazione tecnica che, poi, è risultata essere falsa.

All’esito degli accertamenti espletati nei confronti di due soggetti (madre e figlio) di origine albanese ma residenti in Umbria – risultati essere, rispettivamente, amministratore di fatto e di diritto della società investigata – si procede per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, mentre per il professionista coinvolto nella vicenda si ipotizza, oltre al concorso nel predetto reato, anche la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

In tale quadro, le Fiamme Gialle del Nucleo di polizia economico finanziaria di Perugia hanno dato corso al sequestro di una polizza d’investimento per l’ammontare di circa 40 mila euro.

 

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