Perugia, 1 febbraio 2024 – Blitz all’alba della squadra mobile della Questura di Perugia che ha arrestato nove tunisini di età compresa tra i 32 e i 54 anni, coinvolti nella detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione della Polizia di Stato, si è svolta nella zona della Stazione Fontivegge di Perugia, in particolare a piazza Vassalli e zone limitrofe, mettendo fine al “mercato” degli stupefacenti,

come hashish, eroina e cocaina.  Addirittura i pusher ”esponevano” la droga sui muretti, confezionavano le dose davanti assuntori,  convinti di farla sempre franca.

on  il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine Umbria – Marche e delle unità cinofile antidroga della Polizia gli agenti hanno eseguito di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia, dopo le indagini avviate a giugno dello scorso anno.

Indagini complesse e intense , tanto che sono stati documentati circa 800 episodi criminali, evidenziando l’esistenza di una vera e propria “piazza di spaccio” gestita in modo palese dai tunisini.

Il provvedimento cautelare ha previsto la custodia in carcere per sei degli indagati, con pene variabili da 1 anno a tre mesi, considerando la gravità delle singole condotte. Attualmente, tre dei nove soggetti destinatari delle misure cautelari risultano irreperibili sul territorio nazionale, e per essi sono state avviate ricerche anche a livello internazionale.

Gli altri tre indagati sono sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per periodi che variano da due anni a sei mesi, anch’essi in base alla gravità delle condotte contestate.

Alcuni soggetti sono stati identificati come i coordinatori e fornitori dei vari gruppi di spacciatori che agivano nella “piazza di spaccio” difesa da un sistema di “vedette” incaricate di monitorare gli accessi e di allertare gli spacciatori in caso di arrivo delle Forze dell’Ordine.

Parallelamente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni domiciliari, durante le quali sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi supporti informatici che saranno oggetto di ulteriori accertamenti.

 

 

 

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