Campagna di controlli delle fiamme gialle nel settore della ristorazione

Città di Castello, 9 febbraio 2024 – Nel corso degli ultimi mesi, in Umbria e, in particolar modo, nella provincia di Perugia, si è registrato un notevole aumento dei flussi turistici, con un forte incremento delle presenze di cittadini italiani e/o stranieri presso le varie tipologie di strutture ricettive e di ristorazione.

In tale contesto, durante lo scorso anno e i primi mesi del nuovo, quello della ristorazione è stato uno dei settori nei confronti dei quali si sono indirizzati i controlli sul “sommerso da lavoro” dei militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Città di Castello e, nel quale, sono stati riscontrati numerosi casi di violazioni alla normativa vigente.

In particolare, durante le citate operazioni di servizio, sono state riscontrate plurime violazioni alle disposizioni di legge: su 13 attività commerciali controllate solamente 2 sono risultate in regola.

Le fiamme gialle hanno individuato, infatti, un totale di 17 lavoratori “in nero”, ossia completamente sconosciuti agli Enti preposti al rispetto della normativa sul lavoro (Ispettorato del Lavoro e INPS) e 7 lavoratori irregolari, ossia dipendenti per i quali, come spesso accade, è stata accertata l’esistenza di un contratto di lavoro intermittente (cosiddetto contratto “a chiamata”), a fronte però di una mancata attivazione preventiva della prestazione.

Alla luce delle violazioni riscontrate, complessivamente, sono state irrogate sanzioni per oltre 100.000 euro e sono state constatate ritenute non operate e non versate per circa 6.000 euro; inoltre, per 5 attività è scattata la sospensione, prevista dalla normativa di settore, in caso di impiego di manodopera “in nero” superiore al 10% del totale.

Tra i controlli effettuati la situazione più eclatante ha riguardato un noto ristorante che, a fronte di oltre 100 clienti presenti la domenica a pranzo, non annoverava nessun dipendente con corretto inquadramento contrattuale: degli 8 soggetti identificati e, all’atto dell’intervento impegnati in mansioni lavorative, 6 sono risultati “in nero”, tra cui una ragazza minorenne di 15 anni, e 2 sprovvisti della preventiva chiamata per l’attivazione della prestazione lavorativa.

Tali attività si collocano nell’ambito di specifici e più ampi piani d’intervento, predisposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, in considerazione dell’importanza rivestita dal settore turistico e delle sue ricadute economiche sul territorio nei confronti di alcune strutture ricettive e di ristorazione operanti nella provincia, indirizzando le attività, in particolar modo, alla verifica del rispetto della normativa in materia di “sommerso di lavoro”.

La presente attività di servizio, testimonia ancora una volta l’impegno profuso dal Corpo in merito alla corretta applicazione delle norme che regolano lo specifico settore, la cui inosservanza costituisce una piaga per l’intero sistema economico in quanto sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori dipendenti e rappresenta un ostacolo alla leale concorrenza con gli operatori che rispettano le regole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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