Incontro promosso dal Comune per conservare la memoria  di una pagina tragica di storia

Assisi, 26 febbraio 2024 – “Assisi si schiera sempre dalla parte delle vittime ed è una città che ha sempre avuto coraggio di presentarsi come terra di dialogo e confronto, al di sopra delle ideologie.

Ha intitolato, all’unanimità dei consensi, un parco a Norma Cossetto, giovane barbaramente uccisa nelle foibe, così come ha dichiarato cittadini onorari tutti i superstiti italiani ai campi di concentramento nazifascisti. Le Foibe e l’esodo giuliano-dalmata sono stati una tragedia a lungo bandita dai libri di scuola, che va invece fortemente ricordata. Voi giovani cittadini, che avete il cuore e il pensiero libero, approfondite queste pagine tragiche di storia e siate sempre dalla parte dei più deboli e di chi soffre”.

Così il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, all’incontro con alcuni studenti della città promosso stamani dal Comune di Assisi, nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno del Ricordo”, con l’obiettivo di conservare la memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati, nel secondo dopoguerra.

All’iniziativa – intitolata “Dal dramma delle foibe e dell’esodo al dialogo europeo” e tenutasi nella Sala della Conciliazione del Palazzo Comunale – è intervenuto anche Paolo Mirti, assessore a Scuola, formazione, politiche giovanili e Unesco, che ha sottolineato come “nella nostra società c’è sempre una contrapposizione sui fatti della storia, anche rispetto a eventi terribili come l’olocausto e le foibe, come se si potesse misurare l’intensità del dolore in base alle ideologie. È invece importante fare comunità ed evitare dannose contrapposizioni”.

Tra i relatori dell’incontro, esperti e studiosi come Giovanni Stelli, presidente della Società di Studi Fiumani – Archivio Museo storico di Fiume a Roma, che ha affrontato il tema “La questione ‘foibe’: un caso di epurazione preventiva”, Franco Papetti, presidente dell’associazione Fiumani-Italiani nel Mondo Libero Comune di Fiume in esilio, che ha parlato de “Il grande esodo dei Giuliano-dalmati nel secondo dopoguerra” e Paolo Anelli, studioso dell’esodo Giuliano-Dalmata, intervenuto su “Il calvario dei profughi: la guida spirituale di Padre Orlini nel 1947 e la speranza olimpica del 1948”.

A margine dell’evento, è stata donata al sindaco di Assisi una pubblicazione intitolata “Foibe, esodo, memoria”, che andrà a arricchire la sezione della Biblioteca comunale dedicata agli studi sull’esodo giuliano-dalmata.

 

 

 

 

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