Perugia, 3 marzo 2024 – “La presidente della Regione Donatella Tesei aveva preso un impegno personale nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’appalto trasporto farmaci e pazienti della Usl Umbria 2, gestito dal consorzio Progetto Multiservizi (società Goser e Meridio).

Quell’impegno, a quasi un anno di distanza, è completamente disatteso”. A denunciarlo in una nota sono la Filcams Cgil di Perugia e Terni che nei giorni scorsi hanno svolto una serie di incontri con le aziende appaltatrici e con la stazione appaltante (Usl Umbria 2) che non hanno portato però a nessuna soluzione accettabile per i circa 60 addetti di questo servizio fondamentale.

“La montagna ha partorito un topolino – commentano Massimiliano Cofani e Luca Solano per Filcams Cgil di Perugia e Terni – perché dopo mesi di trattative, presìdi e mobilitazioni, non c’è stata la volontà da parte delle aziende di redistribuire alle lavoratrici ed ai lavoratori le esigue somme che le erano state riconosciute dalla Usl, disattendendo un impegno preciso che preso al tavolo della Prefettura.

Pochi soldi, che sarebbero dovuti servire a fare fronte ad una situazione salariale dei lavoratori assolutamente critica, vista l’applicazione di un contratto nazionale non sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e che vale poco più di sei euro lorde l’ora per i dipendenti”.

Ma non è tutto. Infatti, la Filcams Cgil spiega che le cooperative appaltatrici non si sono rese disponibili a redistribuire l’intera cifra corrisposta dalla Usl a lavoratrici e lavoratori, sostenendo che parte di questa deve essere destinata a far fronte all’aumento dei costi. “In questo modo a lavoratrici e lavoratori arriverebbero solo briciole, qualche decina di euro una tantum – insistono dalla Filcams Cgil – un vero e proprio insulto a chi ogni giorno contribuisce a tenere in piedi la sanità regionale”.

Di fronte a questa situazione paradossale la Filcams Cgil ha deciso di abbandonare il tavolo della trattativa e tornare da lavoratrici e lavoratori per concordare un percorso di nuova mobilitazione. Nel frattempo, però, vista l’imminente scadenza del bando, il sindacato chiede a Regione e Usl di avviare una fase di contrattazione d’anticipo, che scongiuri per il futuro nuove situazioni del genere e garantisca l’applicazione dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative, con l’obiettivo di restituire dignità e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori.

 

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