Appuntamento l’8 Marzo alla biblioteca comunale (Sala lettura)

Città della Pieve, 4 marzo 2024 – In occasione della Giornata internazionale della donna, venerdì 8 marzo, alle ore 17:45, presso la Sala lettura della Biblioteca Comunale “Francesco Melosio” di Città della Pieve si terrà la proiezione del documentario “Regine di quadri: Maria Bellonci e Isabella d’Este, le due donne del Rinascimento italiano”. Scritto e diretto da Anna Testa e prodotto da Marco Perotti.

Selezionato al Torino Film Festival e Cinquina finalista Nastri d’Argento sezione documentari sull’arte.

Quello di Isabella è un compito difficile: donna, sola, cittadina del ‘400 eppure riesce a far splendere sotto il suo regno il piccolo marchesato di Mantova e a lasciare una memoria indelebile che arriverà fino a noi. Maria Villavecchia in Bellonci non è da meno, scrittrice raffinata si trova anch’essa a capo di un regno quello del Premio Strega che agli albori aveva condiviso con l’adorato marito Goffredo Bellonci; due donne a quattrocento anni di distanza con i rispettivi “governi“ in un viaggio tra Mantova e Roma che la regista e autrice Anna Testa mette in correlazione sondando le similitudini, gli snodi e le divergenze in un dialogo arricchito dagli interventi di studiosi dell’arte e della letteratura.

Attraverso le voci della scrittrice Melania Mazzucco, delle storiche dell’arte Raffaella Morselli e Belinda Granata, del critico letterario Arnaldo Colasanti e del direttore del Premio Strega Stefano Petrocchi, il documentario “Maria Bellonci e Isabella d’Este le due donne del Rinascimento Italiano” parla in sintesi del rapporto delle donne col potere e con il tempo in cui nulla è da sottovalutare nemmeno l’immagine perché l’arte dell’apparire è coscienza del vestire.

Accompagnati da Anna Testa, in veste di narratrice e regista, andremo a Mantova, Palazzo Ducale e a Roma, a Villa Giulia che ospita ogni anno il Premio Strega. L’appartamento di Maria e Goffredo Bellonci ora sede dell’omonima Fondazione, è il luogo deputato in cui il pensiero di Maria Bellonci parla attraverso la sua Isabella in un processo mitopoietico contraddistinto da una incredibile attualità.

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